Dopo l’approvazione del Piano regionale di sviluppo rurale e il seminario di Brisighella il GAL Antico Frignano e Appennino Reggiano sta avviando il confronto con i rappresentanti istituzionali ed economici del territorio appenninico. L’obiettivo è quello di raccogliere proposte da inserire nel nuovo PAL 2007-2013: verranno investiti oltre 9 milioni di € di risorse pubbliche.
Oltre 9 milioni di €: è quanto verrà investito a partire dal prossimo anno fino al 2013 per valorizzare l’Appennino modenese e reggiano grazie al programma di azione locale finanziato dal Piano regionale di sviluppo rurale.
Proprio in questi giorni il GAL sta avviando gli incontri con operatori, associazioni, enti pubblici e rappresentanti del mondo produttivo per raccogliere le proposte al fine di elaborare il nuovo Piano di Azione Locale, operativo a partire dalla fine del prossimo anno. E’ proprio il PAL, infatti, che tradurrà in risposte concrete le problematiche e le esigenze del territorio appenninico.
Quello del GAL è un compito particolarmente importante, dal momento che l’Asse 4 del nuovo Programma Regionale di Sviluppo Rurale 2007-2013 (“Sostegno alle strategie di sviluppo locale”) vede più che raddoppiati rispetto al precedente programma 2000-2006 i fondi a disposizione per le iniziative promosse “dal basso” dai soggetti del territorio: saranno 48 milioni di € ad essere ripartiti tra i 5 GAL della regione.
“Valutiamo che per il periodo 2007-2013 la disponibilità pubblica sull’Asse 4 per l’Appennino modenese e reggiano sarà di oltre 9 milioni di euro; con questi fondi contiamo di investire in progetti per oltre 12 milioni – spiega Gualtiero Lutti, Direttore del GAL. – E’ un aumento cospicuo rispetto alle risorse del PAL Leader +, grazie al quale dal 2001 al 2006, sono stati realizzati 300 progetti di sviluppo locale aziendali e territoriali, con un investimento di 6 milioni di euro ed una contribuzione pubblica di 4 milioni e 150 mila euro”.
Queste risorse andranno a promuovere strategie locali integrate che metteranno in primo piano il partenariato locale, favorendo la messa in rete e quindi la costruzione di sinergie tra l’investimento pubblico e quello privato.
“Cominciamo ora il percorso di confronto con il territorio per rilevare esigenze, idee e proposte che confluiranno nel PAL secondo i termini e le modalità del bando regionale che scadrà a maggio 2008 – prosegue Luciano Correggi, Presidente del GAL - Siamo soddisfatti dell’aumento delle risorse a disposizione: è sempre più chiaro il ruolo fondamentale che i territori montani assumono nel sistema regionale. Il sostegno all’Appennino non può più caratterizzarsi come intervento assistenziale, ma deve essere un investimento per valorizzare risorse che non si trovano e non si possono riprodurre in altre parti del territorio”.
Soldi sì e opere no?
Lieti di leggere della pioggia di soldi. Peccato che si dica sempre che ci sono tagli su tagli e che i denari per i pubblici lavori non ci siano mai. In tutto il pezzo si mette in risalto l’aumento di dindi rispetto al precedente piano. Bene. Ma ora si tratta di “tradurre”, dato che i bisogni non mancano – prima di tutto la modernizzazione integrale/rifacimento della viabilità, ancora poco più che medievale. Vedremo se nel 2013 saremo di nuovo qui “a pari condizioni”: di infrastrutture antiquate nonchè di lamenti. E’ tempo (è scaduto, ahinoi, il tempo) che chi di dovere si rimbocchi veramente le maniche e cominci a dare risposte ad una popolazione che tutti i giorni lotta tra il lavoro (che non c’è) e strade fatiscenti per raggiungerlo (quando c’è). Gli ultimi dati resi noti in occasione della conferenza economica di pochi giorni fa (e basterebbe dare un occhio anche solo a quelli demografici) fanno piangere. Se alcune zone forse “tengono” (nel senso che non rimangono indietro come quelle che stanno peggio), il crinale sta morendo. E, perlopiù, qui, da tempo, non si ascoltano altro che parole (ottime) e dichiarazioni (abbondanti – ma anche piuttosto fumose – come questa).
(Commento firmato)