Fra i tanti servizi e opportunità offerte dalla Croce Verde di Villa Minozzo una molto importante è quella di poter attivare progetti di servizio civile nazionale volontario. Ai ragazzi che vivono questa esperienza rimarrà sicuramente un ricordo molto intenso e significativo sia dal punto di vista umano che dal punto di vista della formazione.
"Sono molto contento di aver potuto attuare questi progetti nel corso di questi anni e di aver condiviso con i volontari questo cammino di crescita e di vita", afferma il presidere Cav. Comm. Elio Ivo Sassi.
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Qui di seguito sono riportate le considerazioni di due ragazze che hanno svolto il progetto di servizio civile nazionale volontario nell’anno appena trascorso 2006/2007, “Per Dare di Più”. Testimonianze interessanti e che danno riscontro di quanto sia importante spendere le proprie energie in una giusta direzione: aiutare gli altri.
Spesso mi è capitato di domandarmi se la mia vita potesse acquistare un diverso significato se per esempio fossi riuscita a vedere al di là della mia persona e al di là dei pensieri che incalzano nella vita frenetica di tutti i giorni, riempita per lo più dal lavoro. Molte volte mi sono domandata se in qualche modo sarei potuta uscire dalla tranquillità banale della mia esistenza con qualche trovata geniale o se mi sarebbe mai capitato qualcosa che mi avrebbe dato una scossa energica per cambiare la mia vita e renderla più “sensata”. Ho passato alcuni anni lavorando in ufficio, il lavoro mi piaceva, solo che avevo dentro qualcosa che mi mancava, credo che fosse la libertà, e sfogavo la mia mente scrivendo romanzi con il computer al lavoro nei momenti in cui non avevo da fare…
Un giorno, per caso, mi è stato proposto di fare del volontariato, in Croce Verde a Villa Minozzo. Io, che ho sempre desiderato di poter dare una mano a chi ne ha bisogno, ho accettato di buon grado. Tuttavia avevo dentro di me molte paure che cercavo reprimere. In primo luogo avevo paura del trovarmi a contatto con altre persone giovani, che non conoscevo per niente, ed io non sono molto portata a destreggiarmi in grandi gruppi. Poi avevo paura di non essere in grado di dare il giusto aiuto dovendomi raffrontare anche in situazioni di emergenza chissà, forse anche gravi, e temevo di combinare qualche danno. Mi sono però accorta che se quello che fai è giusto, ma soprattutto lo scopo è giusto, tutto ti viene naturale e si riesce sempre a tirare fuori il meglio anche dalle situazioni peggiori. Ho visto gente che nell’aiutare gli altri dimenticava in un momento solo i rancori che prima gli appannavano la vista e gli impedivano di avere il cuore aperto a sentimenti di amore. Per me è stato stupendo anche il solo fatto di poter dire ad una persona che non stava bene: “Stai tranquillo che tutto si risolverà” e vedere nei suoi occhi balenare un accenno di sorriso e un po’ più di serenità. Anche se non sono un medico, penso che sia molto importante quello che mi è stato insegnato a fare, perché è davvero importante dare assistenza e stare vicino a chi sta male. Essere volontario ti fa sentire parte di una squadra davvero affiatata ed è bello anche potersi ritrovare al di fuori della sede. Ho conosciuto molte persone, di diverse età e posso dire che con tutti ho un rapporto davvero bello. Oltre al “lavoro” che facciamo, passiamo dei bei momenti di allegria e ho imparato a capire le persone. Mi piace anche partecipare ai corsi dove ci vengono insegnate sempre cose utili e interessanti. Fare qualcosa per gli altri mi ha fatto capire che non sono io la persona attorno alla quale ruota il mondo, ma che dà molto più sollievo poter fare qualcosa mettendo in gioco le diverse qualità che ognuno di noi ha. Ora mi rendo conto di quanto prima stessi diventando superficiale ed egoista: davo importanza all’esteriorità e a volte tendevo a mettermi in competizione con gli altri, ad esempio con le mie colleghe, ora invece ho imparato a passare sopra alle cattiverie e alle invidie e a fare sempre del mio meglio, senza bisogno di ostentarlo, ma sapendo che nella mia coscienza sono pulita e sto facendo bene il mio dovere. Certo anche tra i volontari possono nascere degli screzi, e mi è capitato qualche episodio spiacevole, ma veramente sono riuscita a sorvolarli, lanciandomi al di sopra, dove ci sono gli ideali in cui noi crediamo davvero e l’amore per quello che facciamo. Ho quasi finito il mio anno di servizio civile nazionale volontario qui in Croce Verde a Villa, e per la prima volta posso dire che non sento la mancanza di quella libertà che prima ricercavo costantemente; stare qui mi piace tantissimo e mi sento finalmente importante e utile.
(Silvia)
Quest’anno del servizio civile è stato molto interessante perché ho imparato tante cose nel lavoro e nella vita. Ho imparato ad ascoltare le persone che stanno male e dar loro una mano e questa è una cosa che mi rende molto fiera. Stando a contatto con le persone ho imparato a crescere e a non dar peso a tutte le parole che vengono dette, prima di entrare qui non capivo cosa significava l’amicizia, ora invece so apprezzare i veri amici e mi rendo conto che i miei colleghi mi sono sempre vicini nei momenti in cui ho bisogno di essere rincuorata e questa è una cosa di grande valore.
Ho conosciuto persone che mi danno consigli giusti e disinteressati. Con il mio datore di lavoro, Comm. Elio Ivo Sassi mi sono trovata bene perché mi ha aiutata a non far caso a tutte le parole che vengono dette perché a volte molte cose si dicono senza realmente pensarle; e mi ha fatto capire che se c’è un problema bisogna risolverlo parlandone. Penso di essere molto maturata durante quest’anno sia sul lavoro che nella vita e per questo vorrei ringraziare tutti di cuore.
(Carmela)
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Un importante riconoscimento è stato rilasciato ad A.N.P.AS. (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) da parte del Ministro dell’Interno – Ufficio per gli Affari della Polizia Amm.va e Sociale. Si tratta del riconoscimento di ammissione "ad avvalersi della disposizione di cui l’art. 3, comma 6, lettera 'e' della legge 25 agosto 1991, n. 287, che consente il rilascio ai legali rappresentanti dei dipendenti circoli ricreativi dell’autorizzazione alla somministrazione di alimenti e bevande i deroga ai criteri di pianificazione comunale previsti e disciplinati dall’art 3, comma quarto, della normativa sopraccitata".
La Croce Verde di Villa Minozzo, associata A.N.P.AS., potrà dunque usufruire degli effetti di tale importante riconoscimento; in tal senso potrà dare vita ad un circolo ricreativo per i soci e i volontari del soccorso Croce Verde dove potranno essere svolti importanti eventi e manifestazioni aggregative ed inseguire l’obiettivo comune di convogliare assieme giovani e meno giovani ad un utilizzo più parsimonioso del loro tempo libero.