In merito al Consiglio comunale aperto di Ligonchio svoltosi sabato sera ed alla minaccia del sindaco Franchi di uscire dal Parco, si registra una dichiarazione del presidente di quest'ultimo ente, Fausto Giovanelli, che di seguito proponiamo.
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E’ un errore gravissimo prospettare l’uscita di Ligonchio dal Parco. L’attuale sindaco di Ligonchio non può vantare i meriti, né per l’istituzione del Parco nazionale né per l’ingresso di Ligonchio nel Parco e né per la proposta di fare di Ligonchio una sede del Parco. Non è - neppure questa - farina del suo sacco. Vuole forse conquistarsi il demerito dell’uscita di Ligonchio dal Parco? Lo invito ad abbandonare toni e scenari che servono solo ad alimentare rotture e sfiducia, dove occorrono invece tenacia, impegno unitario e collaborazione attiva. Stiamo lavorando seriamente per deliberare ufficialmente ed entro l’anno la scelta di Ligonchio come sede della Comunità del Parco e del CTA. Oggi – sia detto per inciso - tali sedi si trovano a Lucca, dove sono state collocate e sono rimaste in tutti i cinque anni del governo di centrodestra. Trasferirle è una scelta importante e impegnativa, che necessita di realismo e della collaborazione di tutte le istituzioni.
(Fausto Giovanelli)
Il presidente Giovanelli rispetti ed accetti le critiche
Inviterei il presidente Giovanelli ad abbandonare il proprio atteggiamento da “deus ex machina” del Parco e ad ascoltare e rispettare le critiche ricevute. Il sindaco di Ligonchio Franchi agisce nell’esclusivo interesse dei cittadini di Ligonchio. E’ dunque leggitima e doverosa la sua preoccupazione (e dell’intero Consiglio comunale) quando si apprende che la sede del C.T.A andrà sì a Ligonchio in via definitiva, ma prima l’organismo starà due anni a Busana in via provvisoria. Il presidente spieghi il perchè di questa soluzione, presa senza interpellare il sindaco Franchi, quando Ligonchio dispone di un locale attrezzato e GRATUITO, dove le Guardie forestali hanno già risieduto e potrebbero risiedere anche immediatamente. Tale locale si affaccia sulla piazza centrale del paese e non necessita di nessuna spesa di ristrutturazione. Perchè allora andare a Busana? Il presidente Giovanelli nel Consiglio comunale aperto di sabato scorso, nonostante abbia parlato per oltre un’ora, non ha dato risposta a riguardo, a fronte di numerose richieste di chiarimenti! Inoltre, la nomina nel Consiglio Direttivo del Parco di esponenti dell’ambientalismo più integrale, nonchè fieri oppositori, a suo tempo, della Gatta-Pianello, non fanno certo ben sperare riguardo ad una miglioria degli assi viari che collegano la nostra provincia al territorio ligonchiese… Lo invito quindi per il futuro a maggiore collegialità di decisioni ed a minori sentenze e giudizi calati dall’alto, quasi che fosse depositario di non si sa bene quale investitura divina…
Mi auguro che le promesse ribadite anche nel Consiglio di sabato saranno mantenute, sennò l’uscita del Comune di Ligonchio dal Parco sarebbe un atto dovuto ai cittadini, a difesa della loro dignità (anche se dovrebbe venir ratificato dal Ministro dell’Ambiente e da un decreto del Presidente della Repubblica).
Nonostante tutto concludo in maniera conciliante: io credo che la sede della Comunità del Parco e quella del C.T.A verranno assegnate a Ligonchio, anche perchè una scelta di segno opposto sancirebbe la morte del nostro Comune ed il nome dell’uccisore sarebbe chiaro a tutti.
(Riccardo Bigoi, consigliere comunale di Ligonchio)
Siamo stanchi dei politici arroganti
Ho partecipato sabato scorso al Cconsiglio comunale aperto a Ligonchio. Con il mio intervento, rispettoso del ruolo del Consiglio comunale, ho volutamente evitato di aggiungere carbone ai fuochi gia accesi. La dichiarazione di oggi fatta dal presidente del Parco nazionale pero va oltre e risulta offensiva verso i montanari. Al presidente credo si debbano porre tre domande: si è reso conto che sta operando a netto favore delle forze politiche di centrosinistra? Si è reso conto che i montanari sono stanchi di aver un interlocutore che non li ascolta? Si è reso conto che le iniziative da lui realizzate fino ad ora (festa del lupo in testa) sono soldi pubblici buttati la vento? A tutto ciò credo si possa aggiungere un’ulteriore valutazione che tocca la figura dello stesso presidente del Parco, a cui va chiesto di compiere un bagno di umiltà. Il cumulo di cariche da lui ricoperte (Matilde spa e Parco nazionale tosco-emiliano) sono incompatibili e sono la riprova che in montagna ci sono politici pigliatutto che vorrebbero avere anche la pretesa di dare lezione ai montanari, che rivendicano un diverso protagonismo sulle scelte che toccano i problemi del territorio. C’è il tempo per piangere, c’e il tempo per ridere, e purtroppo la politica anche con il Parco nazionale sta toccando il fondo, sperando che oltre il fondo ci sia sempre qualcosa da scoprire. Aspettando Godot……..
(Marino Friggeri, consigliere comunale di Busana)
Parola d’ordine: rassegnazione
Sì, la parola d’ordine per il sindaco di Ligonchio è: RASSEGNAZIONE. Si rassegni il Sig. Franchi a vedere per due anni la sede del C.T.A. a Busana. Si rassegni a vedere la sede provvisoria del Parco a Busana e quando sarà deciso quella definitiva a Sassalbo. Si rassegni perchè NON è sindaco del centrosinistra, e a poco più di due anni dalle elezioni NON gli porteranno nessuna sede nel suo Comune. Caso mai gli venisse in mente di sbandierare questo come successo della sua Amministrazione.
Per Ligonchio ed i sui abitanti non resta che aspettare nuove elezioni (come per altro si è fatto per la nomina del presidente del Parco; abbiamo atteso infatti 5 anni dall’istituzione), per vedere forse esaudite giuste richieste e promesse ormai datate.
(m.b.)
Anche i Sindaci di Centrosinistra……
Vorrei rispondere a m.b. che suggerisce a Franchi di rassegnarsi. Credo che anche i sindaci di centrosinistra abbiano di che rassegnarsi… non credo che il Parco abbia portato qualcosa agli altri comuni, fino ad ora, se non qualche sede provvisoria e qualche iniziativa direi pressochè INUTILE!!!
(E.F.)