"Come sindaco non posso che augurarmi che questo fatto sia casuale e non segni l'inizio di un nuovo ciclo di ruberie sul nostro territorio".
Si sente nelle parole del primo cittadino castelnovese, Gian Luca Marconi, tutta l'amarezza per un furto in casa che, avvenuto ieri pomeriggio tra le 18,30 e le 19,30, è costato parecchio in valore: gioielli, un portatile, un pc...
Si riaffaccia dunque con fragore, in tutta la sua interezza, il problema-sicurezza sul nostro Appennino.
Il colpo sembra mirato: il sindaco non lo dice, ma pare proprio che il fattaccio di questa volta sia il tentativo-bis dell'altro che, un paio di mesi fa, ai ladri non era riuscito.
Dice ancora il primo cittadino: "Quando siamo rientrati abbiamo visto la porta della cucina aperta, le stanze erano sottosopra. Non abbiamo potuto far altro, quindi, che prendere atto dei danni". E ancora: "Fa male pensare allo sfregio che ti fanno quando entrano in casa tua, tra le tue cose care, nella tua intimità. Spero vivamente che tutto rimanga circoscritto a questo episodio e non si debbano registrare altri furti, ma posso affermare intanto con forza che non mi farò intimidire".