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Sologno, festa della castagna e del vino nuovo

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Come tutti gli anni si rinnova un rito atteso da molti nel nostro Appennino: Sologno e la sua festa d’autunno.

Tutto il paese è coinvolto in questa collaudata manifestazione che, come si può facilmente intuire, richiede un grande sforzo organizzativo e gestionale. Chi parteciperà troverà, a prezzi assolutamente popolari, banchi e banchetti di vendita di prodotti locali dal sapore antico, come il pane e le torte casalinghe, i formaggi e i funghi , un ristorante pronto per tutti quegli ospiti che vogliono riscoprire il gusto della cucina contadina: polenta con cinghiale e funghi cucinati da mani sapienti abituate da generazioni a metterci l’anima in queste faccende; e poi, per i curiosi e per i palati più raffinati, polenta di castagne con ricotta fresca e carne alla griglia.

Nel pomeriggio la festa si anima con i tanto attesi “carri allegorici” che rappresentano scene di vita quotidiana del tempo in cui il paese era un grosso centro di agricoltura e del relativo artigianato di supporto.

E poi ancora a seguire” la gara della mostatura” che quest’anno vedrà una sfida campanilistica tra i rappresentanti dei paesi vicini, e a corollario di tutto ciò quintali di caldarroste da innaffiare con il vino nuovo prodotto in paese da sapienti mani maschili e che secondo una ormai consolidata tradizione viene offerto gratuitamente sia in tavola che durante lo svolgimento della festa.

Una bella occasione per trascorrere una domenica d’autunno in modo autenticamente e culturalmente positivo e in un contesto paesaggistico esaltante per le sue indiscutibili bellezze naturalistiche, valorizzato dagli arredi che ogni anno decorano la festa.