CASTELNOVO MONTI - E c’è anche Mussolini. Che ci fa il duce in via Roma tra i banchetti della Fiera di San Michele? Merito di un gruppetto di ragazzetti, dall’accento nostrano, con capelli corti e due fili di barba sul viso che, manco ventenni, hanno dato sfoggio del proprio ideale politico nazional fascista. Come?
Appendendo domenica sera l’effige di Benito in fondo alla discesa di Via Dante, su una rete di recinzione accanto a un banchetto di piadine, naturalmente romagnole. Ed eccolo lì, il buon Benito, in una foto di quando era vigoroso e giovane, su sfondo naturalmente nero, forse quando ancora non aveva firmato le leggi razziali, mandato a morire i nostri montanari in Russia, ma quando già dilettava i suoi oppositori con manganellate e olio di ricino.
E le forze dell’ordine ben presenti in fiera? C’erano c’erano, ma la ronda era appena passata. Al pubblico della San Michele, quindi, ecco in scena questo spettacolo che sa di apologia del fascismo. Durato non molti minuti, per la verità, giusto il tempo di guardarsi un po’ attorno, dare una prova di ingenua forza, per poi riarrotolare la bandiera in tasca, dopo il saluto a qualche amico di passaggio.
Idea
Ognuno ha una propria idea ed è giusto rispettarla. Non se ne puo più di vedere in giro tutte quelle magliette rosse raffiguranti Che Guevara: ormai è un business oppure sono ideali? I ragazzi non hanno fatto niente di male.
Grazie, saluti.
(Giovanni Furetto)
Ragazzotti non direi
Ricordo che nella nostra Costituzione esiste ancora il reato di apologia di fascismo. Certo, ormai non ci fa più caso quasi nessuno, ma a me queste esaltazioni del fascismo fanno profondamente riflettere sui valori che trasmettiamo ai nostri giovani. L’esaltazione della violenza, il non rispetto per gli altri, non può portare a nulla di buono, soprattutto in una società sempre più multiculturale. Quindi non sottovaluterei affatto quanto avvenuto durante la fiera…
(Roberta Filippi)
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@CNessuno (almeno parliamo per noi) sottovaluta. Tanto è vero che ci abbiamo dedicato un pezzo.#C