Sarà inaugurata domani, venerdì 28 settembre, la nuova sede montana di Confcooperative, collocata a Castelnovo ne' Monti in via Micheli, 3M, all'ingresso del capoluogo appenninico provenendo da Reggio Emilia.
Un evento attraverso il quale la centrale cooperativa vuole sottolineare il senso di una lunga presenza nell'area montana, ma soprattutto presentare i nuovi servizi che saranno attivati a favore delle imprese e del territorio, con uno sguardo del tutto particolare ai temi del lavoro e dei giovani.
La manifestazione avrà inizio alle 10,30 con interventi di Giuseppe Alai, presidente della Confcooperative, Nilde Montemerli, presidente della Comunità Montana, Gian Luca Marconi, sindaco di Castelnovo ne' Monti, Leana Pignedoli, vicepresidente della Commissione agricoltura del Senato.
Sarà poi Giovanni Teneggi, direttore della Confcooperative, a presentare i nuovi servizi che l'organizzazione attiverà nella sede montana e che saranno rivolti contemporaneamente alle imprese cooperative e al territorio.
Imprese cooperative e territorio che sono stati oggetto di una approfondita indagine da parte di Confcooperative; una ricerca dedicata alla memoria del dirigente cooperativo Mario Grossi (uno dei protagonisti dello sviluppo della cooperazione in Appennino) che sarà presentata dal prof. Luca Quintavalla del Laboratorio di Economia Locale dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, con commenti da parte di Gianni Pavarelli, presidente del Consiglio comprensoriale montano della Confcooperative, Fiorenzo Prati, vicepresidente dell'organizzazione, Riccardo Simonini del Banco San Geminiano San Prospero-BPV e da Guido Tamelli, direttore della Banca di Cavola e Sassuolo.
La manifestazione si concluderà con un ricordo di Mario Grossi da parte del presidente di Confcooperative, Giuseppe Alai, e del presidente di Banca di Cavola e Sassuolo, Silvio Scalabrini.
Per l'occasione, nei locali della nuova sede di Castelnovo ne' Monti della Confcooperativa è stata allestita una mostra, a cura dell'Istituto “Motti-Lombardini”, con oggetti e attrezzature conservati nel Museo della civiltà contadina dello stesso Istituto. La mostra rimarrà aperta anche nei giorni successivi all'inaugurazione.
