Ad attendere sulla SSR 513, nei pressi di Buvolo di Vetto, i numerosi motociclisti che si sono recati sull'Appennino Reggiano, c'erano i carabinieri del Radiomobile della Compagnia di Castelnovo Monti e delle stazioni di San Polo d'Enza e Villa Minozzo oltre agli agenti della polizia municipale dell'associazione matildica Val Tassobbio - Comuni di Casina, Canossa e Vetto.
In totale una ventina di uomini impegnati in un apposito servizio di controllo straordinario del territorio per prevenire incidenti.
Complessivamente sono stati controllati 73 motociclisti e 28 sono stati multati.
La maggior parte di loro aveva la targa troppo inclinata, uno stratagemma usato solitamente per sfuggire ai controlli.
Sono poi state elevate contravvenzioni per eccesso di velocità, mancanza di documenti, sorpasso azzardato e mancata revisione del veicolo.
Il vizio di manomettere la posizione della targa è l’inequivocabile segnale di chi usa la moto per correre sulla strada e sarebbe buono decurtare a queste persone una buona dose di punti dalla patente. Questa estate ho potuto notare che un bel gruppetto di motociclisti si sincerava dell’assenza di forze dell’ordine sul tratto di strada che da Ciano d’Enza porta a Vetto con una prima ricognizione a velocità da codice stradale, per poi ripetere un secondo giro facendo a gara a chi arrivava per primo.
(Matteo B.)
Nel periodo di continua polemica contro le multe, come modo di battere cassa, va però sottolineato come determinati controlli (seppure eccessivi: erano quattro pattuglie) siano anche necessari: la mortalità di incidenti causati da motociclisti è impressionante!
(Commento firmato)