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Progetto defibrillatore in Appennino

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La direzione del distretto Ausl di Castelnovo ne' Monti informa che a partire dal giorno di Ferragosto sarà attivato un progetto di defibrillazione precoce rivolto ai comuni di Collagna, Ligonchio e Ramiseto, finalizzato ad assicurare la maggior tempestività di intervento nel caso di arresto cardiaco da parte del primo soccorritore.

Questo progetto, che va a potenziare la rete della defibrillazione precoce, già presente su tutto il territorio provinciale, è frutto della collaborazione tra il distretto Ausl, dipartimento emergenza-urgenza del S. Maria Nuova e comuni interessati; insieme anche alla Croce Verde Alto Appennino di Busana.

A fine 2006 è stata fatta la formazione con corso BLSD (rianimazione cardiopolmonare e defibrillazione) rivolta a 24 nuovi volontari che recentemente hanno completao il percorso di autorizzazione all'utilizzo del defibrillatore. Le attrezzature sono state consegnate direttamente ai sindaci e saranno a disposizione in queste sedi: per Collagna presso la sede della protezione civile (piazza Ferretti); per Ligonchio presso l'ambulatorio del MMG in via Bagnoli, 16; per Ramiseto presso la casa protetta "Oasi di S. Francesco" a Cereggio.

Il modello proposto vede come fulcro il rapporto fra le assistenze e i volontari formati e autorizzati all'uso dei defibrillatori dei tre comuni, nell'ambito dell'intervento coordinato e gestito dalla centrale operativa del 118.

Il percorso di attivazione dei soccorsi sarà il seguente: la centrale del 118, ricevuta una chiamata per un presunto caso di arresto cardio-circolatorio, allerta la Croce Verde Alto Appennino di Busana, che a sua volta attiva il volontario abilitato all'uso del defibrillatore più vicino al luogo del soccorso; inoltre il 118 attiverà il soccorso con personale sanitario.

La partenza dell'ambulanza da Busana coinciderà quindi con la partenza del volontario locale, che giungerà sul luogo dell'evento in tempi rapidi con il materiale necessario per iniziare le manovre di rianimazione cardiopolmonare, abbattendo il tempo che attualmente intercorre fra il verificarsi di un evento e l'inizio delle manovre di soccorso.

Tale progetto, condiviso con i sindaci dei comuni interessati, ha l'obiettivo di garantire una maggior sicurezza a chi risiede o si trova nel crinale ed una maggior equità nell'accesso alle prestazioni di emergenza.