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Polemica sulla manutenzione del palaghiaccio di Cerreto Laghi

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L'emittente Telereggio ha trasmesso in questi giorni due servizi molto critici sullo stato di manutenzione del Palaghiaccio di Cerreto Laghi.
Riprendiamo, perchè interessa la nostra montagna, dal sito Emilianet, l'ultimo intervento del Direttore di Telereggio Paolo Bonacini.

UN PROBLEMA GRANDE COME UN PALAGHIACCIO

Lo stato in cui versa la struttura del palaghiaccio di Cerreto Laghi, e la piccola polemica estiva avviata da un servizio di Telereggio, meritano forse una riflessione meno ironica, e un po’ più ragionata, di quella da noi offerta in tv.

I fatti prima di tutto. Il palaghiaccio è aperto, la struttura è funzionante, si può andare a pattinare. Bene. Con la famiglia un giornalista di Telereggio va a visitare l’impianto a fine luglio: è un turista, né più né meno di tanti altri. Con sorpresa si rende conto che la struttura, all’esterno, nel cortile, a piano terra, è fatiscente, abbandonata a se stessa, con vetri rotti, insegne divelte, grondaie smembrate, locali aperti divenuti ripostigli per materiali in disuso ammassati, bombole del gas senza protezione con una canna collegata all’interno dei locali, e via di questo passo. Male. E’ un giornalista e si rende conto che qualcosa non funziona. Manda le telecamere a riprendere e la redazione realizza un servizio che va in onda nel telegiornale.

Di fronte alle immagini eloquenti, trattandosi di una struttura pubblica che è costata e costa tutt’ora ingenti finanziamenti agli enti locali, gestita in comodato gratuito da una società privata, ci si aspetterebbero spiegazioni dettagliate, analisi dei problemi, indicazione di tempi e soluzioni adeguate da parte dei diretti interessati. Perché riteniamo sia DOVERE del Comune di Collagna o della provincia di Reggio Emilia o della Regione Emilia Romagna spiegarci il perché di questo stato di degrado e il come si intenda porvi rimedio.

Invece è andato in onda un altro film. Ci sono state due risposte pubbliche al servizio di Telereggio: la prima è una dichiarazione rese da Alessandro Zampolini, presidente della società ATM, responsabile del palaghiaccio, alla Gazzetta di Reggio (perché non a Telereggio?); la seconda una lettera inviata a Telereggio dal sindaco di Collagna Ugo Caccialupi.

Zampolini sostiene che “la struttura è accogliente e in condizioni ottimali.” Aggiunge poi: “Venite a vedere con i vostri occhi”. Come a dire: Telereggio racconta bugie; le immagini mostrate sono false o artefatte.

Caccialupi gli fa eco, nella sua lettera, dicendo che il servizio di Telereggio “non costituisce certamente un buon esempio di giornalismo di cronaca”. Il sindaco invita Telereggio, come buon esempio, a “pubblicizzare la bellezza del Mio comune e delle opportunità di svago che esso offre”.

A questo punto noi ci chiediamo: cosa può spingere due persone che hanno ruoli importanti e di responsabilità a negare anche l’evidenza? Quale è il loro scopo? Con quale approccio affrontano gli evidenti problemi di gestione, manutenzione e salvaguardia della più importante struttura sportiva del nostro appennino?

Noi sottolineiamo un problema politico e culturale: quando fu inaugurato, una ventina di anni fa, al palaghiaccio c’erano tutti gli amministratori sorridenti, per la foto ricordo davanti al gioiello che avevano costruito. Oggi, davanti al brutto che trasuda dopo due decenni, non c’è più nessuno, e nessuno si prende la briga di spiegare se quella struttura è compatibile con le economie pubbliche ed in grado di reggere un corretto equilibrio tra costi e ricavi. E’ quasi un dejà vu: strutture costose ed impegnative costruite più per la gloria del momento che con la lungimiranza che è corretto chiedere a chi amministra la cosa pubblica.

Poi succede che si torna a sorridere, nella foto ricordo, quando vengono abbattuti gli ecomostri, dimenticando chi e perché li ha costruiti.

Il palaghiaccio di Cerreto Laghi è una bella opera, e non siamo certo noi a voler fare gli uccelli del malaugurio. Ma chi amministra ha il dovere di spiegarci cosa e come sta facendo perché di quella bella opera non resti in futuro solo un ecofantasma. Lasci perdere i consigli su come si fanno buoni servizi di cronaca, perché quello è il nostro mestiere, e ci spieghi come si fanno buoni servizi pubblici da amministratori, perché quello è il suo.

P.S. Ai cittadini, ai turisti, diciamo anche noi: andate a vedere con i vostri occhi, e fateci sapere se siamo noi ad aver preso un abbaglio, o è stato qualcun altro.