Toffia. Un nome che a molti non dirà granchè. E’ un centro della Sabina, una regione del Lazio, in provincia di Rieti. Su quel paese, posto in luogo suggestivo sopra uno sperone roccioso, nei prossimi giorni si allungherà l’ombra dell’Appennino reggiano. Vi si terrà infatti un incontro letterario che vedrà protagonista una nostra montanara. Felinese, per la precisione. Scrittrice e giornalista per passione. Si tratta della brava Normanna Albertini, autrice già di due libri: “Shemal” (2004) e “Isabella” (2006).
Nell’ambito di una rassegna, martedì 14 agosto, alle ore 19, presso l’antico oratorio delle Stimmate, la locale associazione culturale “Germogli” organizzerà un incontro che avrà per protagonista proprio Normanna. In quell’occasione vi sarà la presentazione drammatizzata, con letture di Cristina Rocchetti e Sara Tosti e l’accompagnamento all’organo di Giulio Tosti, della sua opera prima, “Shemal”.
Poi una cena, a cui prenderà parte la stessa autrice e i cui proventi andranno in parte ad Emergency.
Piccoli germogli crescono
In barba all’indifferenza o al frastuono di questo mondo fracassone, i germogli crescono e fioriscono. Sta accadendo questo anche ai due libri di Normanna Albertini, testi che non rubano tanto spazio alle nostre librerie ma che ci regalano in ogni pagina, in ogni capoverso, spunti di riflessione. Due opere nate dal cuore, dallo studio, dalla passione, dalla generosità e dall’impegno sociale, e nelle quali ogni parola non è buttata lì a caso. E scusate se è poco. Si deve essere felici delle conquiste belle e pulite degli altri. Il fatto che Normanna porti con sè, oltre ai suoi innegabili meriti, anche la ‘bandiera’ della nostra terra, ci fa davvero piacere. E ci dispiace non poterla accompagnare di persona in questa esperienza oltre i confini per noi abituali. Però. Non manca di certo però, un abbraccio morale, un mega in bocca al lupo e una montagna di complimenti. Davvero sentiti.
(Giuseppe Delfini)