La nostra montagna è costellata di piccoli borghi e case sparse dove spesso continuano a vivere anziani e comunque persone che hanno difficoltà nel raggiungere i centri dove vengono erogati servizi importanti, come quelli sanitari, amministrativi, commerciali e altri, anche utilizzando gli autobus del trasporto pubblico legati ad orari ben precisi e con fermate non sempre agevoli da raggiungere.
La Comunità Montana, in accordo con i propri comuni e avvalendosi delle associazioni di volontariato presenti sul territorio e degli operatori privati del trasporto, ha elaborato un progetto denominato “più vicino al centro”, finanziato dal GAL Antico Frignano e Appennino Reggiano, che viene testato in questi mesi estivi per verificarne la validità.
Sono stati sottoposti a verifica e riorganizzazione i servizi che già diversi comuni hanno attivato per le esigenze di anziani e disabili adulti e anche per favorire l’accesso ai mercati settimanali e ai servizi che hanno sede nei capoluoghi comunali.
Da segnalare, a questo proposito, il nuovo servizio a chiamata che verrà attivato nel comune di Vetto dal 18 luglio prossimo, ogni mercoledì mattina, per consentire ai residenti nelle frazioni prive di trasporto pubblico di recarsi nel centro capoluogo.
Inoltre è stato attivato un servizio a chiamata con prenotazione, fino a settembre, per i comuni di Baiso, Canossa, Carpineti, Casina, Castelnovo ne’ Monti, Toano, Vetto, Villaminozzo.
Per prenotare il servizio occorre telefonare al numero 0522 717771 attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 16 e il sabato dalle 8 alle 13.
La prenotazione dovrà essere fatta 48 ore prima dell’utilizzo richiesto e sarà confermata telefonicamente al richiedente almeno 24 ore prima.
Si tratta di un servizio a pagamento, personalizzato ma con tariffe convenzionate, che consente di accedere anche ai servizi ospedalieri provinciali e distrettuali.
Per informazioni più dettagliate ci si può rivolgere, oltre che al numero indicato, alla Comunità Montana e ai servizi sociali dei comuni.
E’ evidente che tale servizio non è sostitutivo del trasporto pubblico già attivo e che è rivolto prevalentemente ad anziani e persone disagiate che vivono in centri frazionali periferici e che hanno difficoltà a spostarsi autonomamente.
La spesa complessiva del progetto è di 70.000 euro di cui l’80% sarà coperto con contributo del GAL e il resto dai comuni interessati e dalle tariffe degli utenti.