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Castelnovo / La Lista civica e la “pulizia” di monte Castello

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CASTELNOVO NE' MONTI - “In occasione della recente festa degli alpini tenutasi nel nostro centro si è approfittato della spontanea e sempre pronta disponibilità degli ex appartenenti al corpo e delle loro capacità di intervento per procedere ad una presunta pulizia della pineta di monte Castello, cercando di mettere in bella mostra il rudere della torre che ne domina la sommità”.

Si apre così l’ultima interpellanza firmata dalla “Lista civica per Castelnovo Monti”, per mano del consigliere ultimo entrato Liana Gatti. Ella, rivolgendosi al sindaco, Marconi, e all’assessore all’ambiente, Mola, fa presente che “da una ispezione che ho effettuato dopo questi interventi degli ex alpini risulta che le conifere abbattute non hanno portato al raggiungimento della pulizia del sottobosco e all’eventuale visibilità della torre”.

La Gatti usa parole sanguigne e parla di “pulizia etnica perpetrata nei confronti di abeti e pini onde favorire la crescita di piante infestanti come platanoidi, ciliegi selvatici, ecc… “. La consigliera depreca il fatto che non siano state rimosse piante già cadute o diagonalmente appoggiate ad altre e che non sia stato asportato il materiale di risulta provocato dai tagli effettuati, cosa che, secondo l’esponente della minoranza di centrodestra, “costituiscono pericolo per il possibile rotolamento a valle e per i rischi d’incendio”.
Ecco che quindi…

LE SENSAZIONI DELLA GATTI

…la Gatti avanza sospetti. “Ho intuito – dice – ho avuto la sensazione che si voglia cancellare (due volte compare, questa parola, e due volte è sottolineata, nella nota diffusa alla stampa, ndr) la pineta per far sì che venga sostituita da un rimboschimento spontaneo di piante a foglia caduca”. “Non sarà molto bello, in inverno, osservare i fianchi spelacchiati dei colli, nel caso dovesse verificarsi quanto temo. Certo la torre si vedrà: ma in quale cornice di squallore?”.

DOMANDA ALL’ASSESSORE ALL’AMBIENTE

“In un momento in cui si dà estrema importanza alla salute dell’atmosfera mi spieghi l’assessore Mola perché si vorrebbe sostituire un polmone di ossigeno sempre verde come quello rappresentato dallo stato attuale e attivo tutto l’anno con un altro che lo è solo al 50%, cioè solo durante la stagione fogliare”.

ALBERI FASCISTI?

Ma il discorso del consigliere ha anche uno sviluppo per così dire “cromatico”. Non solo verde, inteso in senso di ambiente; ma anche nero, inteso in senso politico. Dice la Gatti, inserendo un inciso di questo genere, rivolgendosi alla maggioranza di centrosinistra che regge il Comune di Castelnovo ne’ Monti: “Non sarà che l’odio per un certo passato (si riferisce al ventennio fascista, ndr) vi porti ad odiare anche le piante messe a dimora in quegli anni?”.

PROCESSO?

La Gatti conclude con le richieste. Vuole conoscere le modalità con cui si è proceduto a questa operazione; chi ha attuato il progetto rendendosi responsabile della scelta di abbattimento; chi ha rilasciato i permessi per l’esecuzione; se vi sia stato il consenso dei privati eventualmente interessati. Infine: “Chiedo a questa Amministrazione, qualora fossero ravvisate irregolarità, di denunciare nelle opportune sedi il fatto e successivamente costituirsi parte civile in un eventuale processo penale”.

Dell’argomento si discuterà in una prossima seduta di Consiglio comunale.