L’Olanda è l’unica nazione europea che, dopo aver depenalizzato lo spinello, ha favorito il sorgere di coffee shop dove, a pagamento, viene servita agli adulti “erba” fino a 5 grammi. Per legge d’ora in poi i consumatori dovranno essere schedati: impronte e foto personali. Motivo: impedire l’uso ai minori. In Italia non esistono coffee shop ma lo spinello lo trovi dappertutto: per strada, fuori o dentro la scuola, ai concerti o in discoteca. Di più: spinellano ragazzi delle medie inferiori e quelli delle superiori. Studenti e operai. Qualche adulto incomincia a preoccuparsi, anche qualche ministro, ma non è facile il controllo e neppure la repressione. Si parla di prevenzione, attraverso l’educazione, ma anche questa via non è facile da percorrere, considerati i rapporti problematici che esistono tra i genitori e i ragazzi, il clima di permissivismo, per cui ragazzini quattordicenni si permettono di dire a chi interviene: “Mandami in carcere, sbirro, tanto esco il giorno dopo!”, tenendo in ostaggio i genitori: “Dammi gli euro che mi servono, altrimenti…”. Sono ragazzi che devono preoccuparci quanto quelli che vanno oltre, bastonando i coetanei, rapinando gli anziani, esercitando da impuniti il bullismo, perché nessuno interviene o l’intervento rivela solo paura o debolezza. E’ una generazione fragile, quella che stiamo allevando, aggressiva contro gli altri e contro se stessa; una generazione infelice perché infelici siamo noi adulti, incerti e confusi nell’affrontare le nuove situazioni. Suggeriva un anziano educatore: “Ci vorrebbe un po’ più di miseria e un po’ più di staffile!”. Sono contrario alla miseria ed allo staffile (= frusta) ma una maggiore essenzialità della vita e una dose maggiore di energia, di idealità, aiuterebbero di più i giovani ad evitare le fughe da “sballo”, suggerite dallo spinello e dalla droga.
E’ tutto un business
Per quanto mi riguarda non credo che i problemi dei giovani siano a causa degli “spinelli”. Purtroppo viviamo in un periodo di lobotomia generale: alla televisione vediamo attori, fotomodelle e imprenditori che fanno uso di cocaina e non si fanno un giorno di carcere: anzi dopo poco tempo raddoppiano i loro cachet e i loro contratti salgono alle stelle perchè in questo periodo tirare di coca e’ diventato fashion!!! Questo non mi sembra molto educativo..
Ci ammazzano con l’inquinamento ma ti vendono caro il “biologico”; fanno macchine da 200 all’ora e poi ti mettono il limite dei 50; le multinazionali elargiscono soldi per costruire mine antiuomo; ecc.. ecc.. ecc..
Credo che il problema sia la confusione che si è venuta a creare nella testa dei ragazzi che hanno perso i veri ideali, compreso quello della propria “vera” libertà e individualità. E’ ora di rendersi conto che non sono solo i ragazzi o i genitori ad essere il problema. Il problema è da cercare a monte, al sistema che ci hanno creato attorno, quel sistema che fa di tutto per farci nascere, consumare fino all’inverosimile e morire magari con una pensione da fame. Diciamoci la verità, le prospettive dei giovani sono tutt’altro che rosee…
(Mattia Rontevroli)