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Castelnovo / “Ici, riesaminare la questione”

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CASTELNOVO NE' MONTI - Il gruppo consiliare castelnovese “Lista civica” chiede di riesaminare la questione Ici, oggetto già di precedenti dibattiti in Consiglio comunale. “Alla luce di nuove, recentissime disposizioni emanate dall’Agenzia delle Entrate, con cui vengono precisati alcuni punti, riteniamo necessario che l’Amministrazione proceda ad una revisione delle diverse pratiche per adeguare le decisioni che risultano ora non più conformi” al dettato di legge.

In data 22 maggio, neanche dieci giorni fa, l’Agenzia delle Entrate, con propria risoluzione n. 111 ha precisato che il requisito di ruralità ha natura oggettiva e non necessita di alcuna certificazione da parte dell’amministrazione finanziaria e che l’iscrizione del fabbricato nell’archivio catastale non comporta, ipso facto, la perdita dei requisiti di ruralità. “Infatti il catasto in cui i fabbricati debbono essere iscritti, il catasto edilizio urbano, deve cambiare nome assumendo quello di ‘catasto fabbricati’ e i fabbricati rurali iscritti in detto archivio mantengono la qualificazione di ruralità”.

La minoranza nella sua interpellanza al sindaco ricorda inoltre che lo stesso autorevole quotidiano economico-finanziario “Il Sole-24 Ore”, il giorno 24, una settimana fa, ha ripreso tale risoluzione dell’Agenzia delle Entrate per precisare a sua volta che “il fabbricato deve essere posseduto dal titolare del diritto di proprietà o di altro diritto reale sul terreno agricolo… ovvero da soggetti titolari di trattamenti pensionistici corrisposti a seguito di attività svolta autonomamente in agricoltura, o detenuto da un soggetto che ad altro titolo conduce il terreno cui l’immobile è asservito, sempre che il conduttore del fondo rivesta la qualifica di imprenditore agricolo e sia iscritto nel Registro delle Imprese” e che ”non hanno questo obbligo i familiari conviventi a carico, i coadiuvanti iscritti come tali ai fini previdenziali e i titolari di trattamenti pensionistici corrisposti a seguito di attività svolta in agricoltura”.

A seguito di tutto ciò Umberto Casoli, capogruppo che firma l’istanza rivolta al sindaco, chiede di “sapere se nell’esame delle situazioni riguardanti i pensionati agricoli l’Amministrazione ha tenuto conto delle precisazioni citate ( il che pare improbabile data la distanza temporale che ha diviso gli avvenimenti in questione) e delle agevolazioni che da esse discendono”. In caso contrario, la richiesta che sale dalla minoranza è che “l’Amministrazione proceda ad una revisione delle diverse pratiche per adeguare le decisioni che risultano non conformi e, per tale ragione, ingiuste ed ingiustificabili”.