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Ancora su piazzale Pietri

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La questione-Bocciodromo è calda. E' trascorsa una settimana dall'assemblea che ha dato fuoco alle polveri (vedi), ma repliche e controrepliche continuano a susseguirsi. Ieri, dopo le ultime parole del primo cittadino, sono arrivati due nuovi commenti da parte di Fioravante Farinelli e Roberto Mavolti. Vediamoli.

"E’ tempo che il signor sindaco smetta di ripeterci sempre le stesse cose (tra l’altro non del tutto vere) - attacca Fioravante Farinelli - Bastava solo la prima volta; forse pensa che noi siamo... E smetta anche di arrampicarsi sugli specchi per quanto concerne gli inviti all’assemblea pubblica. La mia storia politica e democratica è stata e sarà coerente per tutta la vita". Poi si rivolge direttamente a Marconi dicendo: "La sua, signor sindaco, se lo lasci dire da uno che la conosce bene e che l'ha vista crescere politicamente, un po’ meno. Sarebbe opportuno, forse, che andasse a rileggersi le pubblicazioni scritte sulla figura di suo nonno Pasquale: forse si farebbe un bagno di umiltà, sincerità, coerenza e servizio agli umili che questo Grande Uomo aveva e che ha insegnato a noi tutti". Chiude Farinelli (che, lo ricordiamo, è proprietario di un'impresa che si affaccia su piazza Pietri): "Mi fermo qua perchè sennò entrerei nel campo delle 'prediche', strumento comunicativo in cui il primo cittadino si è rivelato un maestro".

Roberto Mavolti, dal canto suo, invece afferma: "Premetto che non intendo alimentare ulteriori polemiche, ma mi sento in dovere di puntualizzare una cosa affermata dal sindaco. Nella mia lettera non ho tirato in ballo le persone fisiche. Ho solo posto il problema di come mai il mio comune, dove pago le tasse e dove vivo, non mi tiene in considerazione come imprenditore e fornitore di servizi. Non chiedo di diventare fornitore esclusivo di prodotti o servizi, ma chiedo solamente di essere messo in condizione di ricevere le richiesta di offerta". Prosegue: "Più volte mi sono recato personalmente dal primo cittadino per sollevare questo problema, ricevendone rassicurazione. Ho voluto inoltre precisare che tutto questo è accaduto dopo che mio padre (Armido - ndr) ha iniziato a scrivere su noti giornali locali. Mi sono limitato a riportare dei fatti; sta agli altri dimostrare che mi sbagliavo". "Aggiungo solo che altri avrebbero smesso di fare qualsiasi iniziativa per un Comune che 'si dimentica della tua azienda', ma io vado avanti con le mie iniziative, anche perchè credo fermamente in tutto ciò. Mi auguro che questa discussione pacata porti consiglio e permetta a tutte le parti in causa di meditare". Conclusione di Malvolti: "Avrò modo di ringraziare personalmente Gian Luca per il riconoscimento dimostrato alle iniziative mie e dei miei amici".

2 COMMENTS

  1. C’è anche qualcuno che lavora nel settore…
    A Malvolti, sr e jr, Fioravanti, Sentieri, Marconi, la Giunta ecc.: un quadro della situazione sul piazzale noi ce lo siamo già fatto, a questo punto telefonatevi e ditevele tutte in faccia ‘ste cose perchè sinceramente questi interventi a distanza per chi vuole avere l’ultima parola stanno diventando un po’ troppi. Tra l’altro c’è chi necessita di più lavoro per fornire servizi di telefonia: rivolgetevi a lui. E’ già abbastanza paradossale vedere chi si parla da un giornale all’altro a livello politico nazionale; in un paese come Castelnovo non ha proprio senso.

    (Commento firmato)

  2. Basta con le provocazioni
    Se qualcuno si arrampica sugli specchi in merito agli inviti all’assemblea di piazzale Pietri è proprio il Signor Farinelli, ma su questo tema ho già detto ed ha ribadito molto bene l’assessore Maioli la nostra posizione. Sono però davvero stupito ed amareggiato per la “cattiveria” e l’”astio” che emergono dalle parole di una persona, il Signor Farinelli appunto, che conoscevo (o meglio pensavo di conoscere) come uomo mite e corretto.
    Signor Fioravante, se vuole parlare a ragion veduta di bagni di umiltà venga con me in Comune qualche volta, a ricevere decine di uomini e donne in difficoltà, o ammalate, che cercano casa o lavoro, aiuti economici; oppure in Etiopia a curare bambini che soffrono la fame o muoiono per malattie banali per le quali non hanno i farmaci.
    La ringrazio, ma non ho bisogno dei suoi suggerimenti su cosa significa servizio ed attenzione ai poveri e agli umili. Lasci stare i miei affetti, e mio nonno, dal quale dimostra di avere davvero imparato poco. Le mie scelte politiche sono perfettamente coerenti con le tradizioni popolari e democratiche di molti cattolici impegnati in politica. Non ho più nulla da dirle e non risponderò più alle sue volgari provocazioni.

    (Gian Luca Marconi, sindaco del Comune di Castelnovo ne’ Monti)