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Riceviamo e pubblichiamo un intervento proveniente "dai nostri monti" indirizzato al sindaco di Castelnovo ne' Monti.

Egregio Signor Sindaco, noi dell'alto crinale siamo sempre più rammaricati di ciò che succede quotidianamente, e in particolar modo il lunedì, a Castelnovo. La polizia municipale è sempre pronta a colpire chiunque, per vari e spesso seri motivi, sia costretto a fermarsi, anche per pochi minuti, al di fuori delle righe blu. Noi scendiamo nel vostro paese dove spendiamo la maggior parte dei nostri soldi e che cosa riceviamo in cambio? MULTE; in questo modo la spesa fatta a Castelnovo diventa ben cara!

Vogliamo sottolineare a questo proposito alcune situazioni verificatesi. Di ritorno verso le 24 dall'ospedale di Sondrio, per un incidente accaduto sulle piste da sci ad una ragazza, la famiglia, stanca e stressata, viene fermata dalla polizia municipale e il conducente (padre della ragazza) viene sottoposto alla prova del palloncino (evitiamo i commenti)! Un turista arriva in paese, sta poco bene, si ferma presso un bar per bere qualcosa di caldo e all'uscita trova la solita sorpresa: LA MULTA. Che dire poi di chi deve assistere qualche familiare in ospedale? Non c'è posto per parcheggiare se non a pagamento, oppure si è costretti, già tesi per problemi più gravi, a scendere in strada ogni ora per cambiare il disco orario.

Potremmo scrivere un romanzo, ma evitiamo le polemiche e i commenti per lasciare a lei, primo cittadino di Castelnovo ne' Monti, le conclusioni. Non crediamo che questo sia il modo per educare i cittadini al rispetto delle regole, crediamo invece che sia il modo per esacerbare gli animi, anche perchè molto spesso assistiamo alla mancata presenza della polizia municipale laddove sarebbe necessario: risse, furti, oppure al Ponte Rosso dove, in caso di neve, tutto il traffico va in tilt.

Non vogliamo dilungarci oltre, la invitiamo a riconsiderare la situazione, perchè diversamente saremmo costretti a pensare che questo comportamento potrebbe essere più che una forma di educazione al rispetto delle regole, una forma di introito, e ciò sarebbe molto triste, non le pare?

Distinti saluti.

(Un comitato dell'alto crinale)

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Possiamo solo aggiungere, come nota di redazione, il particolare forse non secondario che stavolta, a differenza delle altre, la protesta non arriva dal mondo giovanile (incrociandosi ed innestandosi su problematiche, vere o presunte, di diverso tipo).

9 COMMENTS

  1. Utilizzo del disco orario
    Cito testualmente ” …oppure si è costretti, già tesi per problemi più gravi, a scendere in strada ogni ora per cambiare il disco orario… “.
    Caro Signore, credo si sia sbagliato, il disco orario serve per creare il giusto turn-over in zone strategiche per permettere a molti e gratuitamente di effettuare brevi soste. Se Lei è infastidito dal dovere ogni ora cambiare “l’orario di arrivo”, oltre a impedire ad altri utenti di usufruire del servizio, si meriterebbe una bella contravvenzione. Al limite le consiglio uno strumento inventato in alcune città che fa avanzare progressivamente l’ora di arrivo (ovviamente fuorilegge.. ).
    Esprimo la mia solidarietà alla polizia municipale, difficile lavorare con certi cittadini.

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  2. Scarsa sensibilità
    Trovo alquanto di cattivo gusto e di scarsa sensibilità il commento precedente, in quanto, secondo me, nella lettera al sindaco più che altro si voleva rimarcare la mancanza di una minima tolleranza della Polizia Municipale. Comunque grazie per la lezione di educazione stradale.
    Ora le racconto che cosa è capitato a me. Premetto che in tanti anni di guida non ho mai preso una multa, proprio perchè sono ligio alle norme, mio caro signore, e non mi considero uno “dei cittadini”, come li definisce lei.
    Circa un mese fa sono andato a Castelnovo di lunedì e, dovendo scaricare in un negozio un pesante decespugliatore, dopo aver girato in tondo il paese più volte, ho appoggiato la macchina per la strada che dalla Posta va verso la pineta, una strada che finisce, dove non ci sono divieti se non le righe bianche che delimitano la carreggiata dove, secondo il mio parere, non ero d’intralcio a nessuno per così poco tempo (10-12 min per andare, aspettare il mio turno e tornare)e che cosa ho trovato? La multa!!! Comunque ho fatto il mio dovere, ho pagato la multa, non ho fatto polemiche, però sono convinto di aver subìto una profonda ingiustizia, quindi concordo appieno con quanto scritto dal comitato dell’Alto crinale e trovo Castelnovo alquanto inospitale!!

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  3. Tanto non si fa nulla
    La scarsa sensibilità e il poco tatto delle forze dell’ordine sono, in effetti, un grave nodo dolente (anche nel nostro paese) contro il quale non si vedono (mai) azioni mirate; ed è qui che sorgono leciti molti pensieri.. Mi trovo quindi totalmente in accordo con i contenuti della lettera e del secondo commento (disaccordo totale, invece, verso il primo commento).

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  4. Cattivo gusto…
    Sono l’estensore del commento nr. 2, scritto forse sulla spinta di una reazione troppo emotiva della quale mi
    scuso con il primo signore che eventualmente ha solo peccato di ingenuità (per inciso: cosa significa “un comitato dell’alto crinale”? Chi rappresenta? Non è meglio che, mancando una investitura ufficiale, ognuno scriva per se come fa il sottoscritto?).
    Purtroppo tutte le generalizzazioni sono pericolose compresa questa, citando a memoria un famoso aforisma, ed è facile incappare in questa trappola quando si rubano cinque minuti alle proprie attività per dare un contributo ad una giusta discussione.
    Proviamo a rischiare nuovamente: la diatriba è fra chi invoca una maggiore tolleranza delle forze dell’ordine e chi timidamente sostiene, a volte anche a proprio personale svantaggio, che la legge deve essere uguale per tutti. Vediamo un profilo dei due estremi.
    I primi portano con forza esempi concreti che hanno toccato con mano (” ..pensi, un signore tornava dall’ospedale di Sondrio dove è ricoverata la figlia e gli hanno fatto fare la prova del palloncino!”…), che comunque non possono che entrare in una statistica personale, dove si tende ad enfatizzare gli episodi a proprio favore, tant’è che dopo, sempre nella lettera iniziale, con estrema nonchalance, si cita come fastidio una pratica fuorilegge come spostare ogni ora il disco orario: chi se ne frega se la conseguenza di questo gesto entra nella statistica di qualche altro cittadino che dirà: “roba da matti”! A Castelnovo non si trova un posto libero per potere fare una sosta di un’ora per una commissione urgente!… E quindi il malcostume prolifera.
    I secondi (ai quali mi iscrivo), forse peccando di ingenuità, sono convinti che le leggi vadano rispettate tutte, non solo quelle che ci fanno comodo o permettono vantaggi personali; sono convinti che le statistiche personali non significhino niente ma vadano lette sui grandi numeri; sono convinti che non si possa pretendere che un componente delle forze dell’ordine possa gestire un margine di tolleranza che, comunque posizionato, porterebbe a favoritismi; sono anche convinti ad esempio che situazioni come quella della zona di “Rovina di Sopra”, in cui la latitanza delle forze dell’ordine è estrema, vada corretta: nessuno dei clienti/residenti della zona si potrà certo lamentare dei casi di tolleranza zero! Le macchine sono costantemente parcheggiate sul marciapiede o in carreggiata.
    In sintesi: dove va posizionata la lancetta del misuratore della tolleranza? Ognuno si darà una risposta diversa, in ogni caso a proprio favore ogni qualvolta serva, e a sfavore del “prossimo” in tutte le altre.
    E proprio per evitare questa evidente contraddizione io mi iscrivo al gruppo degli ingenui e idealisti che invocano la tolleranza zero, consapevole che ci saranno comunque situazioni ingiuste ma “meno ingiuste” che dall’altro estremo.
    Ultima annotazione: anche sulla lancetta del “cattivo gusto” ci sarebbe molto da dire, ma i miei cinque minuti sono per il momento finiti.
    Grazie dell’attenzione.

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  5. Altra carne al fuoco
    …..Tanto per aggiungere un p0′ di carne al fuoco……!!!
    Mi piacerebbe raccontarvi un anedotto simpatico senza alcun commento o riflessione che ormai ritengo veramente inutile ( …solo perchè ne abbiamo già parlato tanto)!!
    Due sabati fa, in quel di C. Monti alle ore due e trenta del mattino, me ne stavo tornando a casa dopo un’allegra serata in compagnia. Siamo stati fermati ad un posto di blocco da una pattuglia della polizia municipale. Durante i soliti accertamenti (niente etilometro perchè chi guida non beve… ovviamente… almeno per me!) è stata fermata un’altra macchina il cui conducente era già stato fermato in precedenza ma continuava a passare poichè (presumo!!) fungeva da “taxi” per gli amici che avevano bevuto (poco o tanto non è affar mio, ma comunque non guidavano).
    Il conducente è stato ripreso dalle forze dell’ordine ( …e ho sentito perfettamente con le mie sanissime orecchie), che si “sentivano presi un po’ in giro da questo andare avanti-indietro e che era ora di finirla”!!
    ALLORA!!! Come la mettiamo qui!!??
    Va bene non bere per chi si mette al volante, tutti concordi… ma se ho voglia di percorrere la statale 63 un numero imprecisato di volte rispettando i limiti e non infrangendo nessuna legge, accompagnando a casa tutti i miei amici e conoscenti, credo siano assolutamente affari miei!… ANZI: BEN VENGA, GIUSTO!
    Sono senza parole!! Questo comportamento rientra nelle azioni di PREVENZIONE?

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  6. Non abusare della divisa
    Ritengo che sarebbe più opportuno riflettere sul vero tasto dolente, che non è il fare o meno rispettare la legge, ma farlo senza abusare della divisa!
    L’insensibilità delle forze dell’ordine non mi pare derivare, infatti, dal giusto principio di fare rispettare la legge, bensì da un sentirsi in “possibilità” di un agire sempre giustificato (come molti possono testimoniare).

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  7. Le multe? Dipende dal paese!
    Un paio di anni fa ho parcheggiato, a Castelnovo, in via Roma, di fronte al giornalaio, sulle strisce bianche della zona a parcheggio libero, ma mi sono scordato di regolare il esporre il disco orario.
    Ho comprato il giornale, sono uscito… et voilà, eccoti servito! La multa sotto il tergicristallo messa da un solerte e celere controllore estivo.
    A nulla è valso spiegare che ero appena entrato.
    Dispiace, è vero, ho sbagliato ed è giusto pagare quando si sbaglia.
    Però… io abito a Felina e debbo dire che sulla 63, all’incrocio per Carpineti, di fianco al bar Centrale, vi sono SEMPRE macchine parcheggiate sui pedonali, nell’incrocio stesso, nelle zone non autorizzate e mai nessun vigile si degna di venire a controllare.
    Per non dire della zona del Centro commerciale, sempre a Felina, dove i parcheggi esistono, ma le macchine sono regolarmente parcheggiate (tutto il giorno) sui marciapiedi e in mezzo alla strada.
    Dispiace quando si prende la multa ma soprattutto dispiace quando si vede un’evidente differenza di comportamento da parte dei controllori!

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  8. Ho preso la multa al parcheggio dell’ospedale, uscendo in fretta e furia con un permesso dal lavoro e con il bambino che aveva la febbre altissima per fare un tampone in gola; in compenso portando lo stesso bambino a scuola tutte le mattine rischio di fare un incidente al giorno in via Roma davanti al bar ex Silvetti e anche andando a fare la spesa alla Coop ci sono numerose auto parcheggiate in strada che ostacolano il passaggio. Davanti al supermercato non ho mai visto un vigile e neppure davanti al bar Silvetti. Forse sono troppo occupati a controllare i disco orari?

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