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Schieramento di forze pro-Enel

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Questa mattina in Municipio a Castelnovo si è svolto un importante incontro sulla sede Enel del capoluogo montano, punto di riferimento per tutto il territorio appenninico, su cui nelle settimane scorse erano emersi concreti timori di ridimensionamento. All’incontro erano presenti il sindaco di Castelnovo Gian Luca Marconi, l’assessore alle attività produttive Paolo Ruffini, i consiglieri regionali Gianluca Borghi, Gianluca Rivi, Laura Salsi, Fabio Filippi. Presenti anche il presidente della Comunità montana Nilde Montemerli e, in rappresentanza della segreteria della Presidenza della Provincia, Francesca Correggi. Telefonicamente hanno infine aderito alle proposte emerse dall’incontro anche il consigliere regionale Marco Barbieri e l’assessore regionale Lino Zanichelli, che non hanno potuto essere presenti.

Si è trattato di un incontro operativo, in cui inizialmente il sindaco Marconi ha inquadrato il tema, ovvero il rischio di chiusura, almeno nella sua attuale tipologia, della'Unità Operativa dotata di capostruttura a Castelnovo, in base ad un documento diramato a livello nazionale da Enel, che pone un limite minimo di 60 mila utenze per la permanenza di questo tipo di unità.

Già nei precedenti incontri avuti dall’Amministrazione con le rappresentanze sindacali Cgil, Cisl, Uil e le Rsu locali, si era appreso che grazie agli interventi degli stessi sindacati e della sen. Leana Pignedoli, Enel aveva previsto una possibilità di deroga al limite delle 60 mila utenze, che poteva essere gestito da ogni sede regionale dell’Ente energetico.

Una possibilità che per la sede di Castelnovo è già stata intrapresa: in un documento inviato anche al Comune di Castelnovo dello scorso 5 aprile, “Enel Infrastrutture e Reti” demanda alla sede dell’Emilia Romagna la “possibilità di mantenimento delle Unità Operative con meno di 60 mila utenti, in zone che abbiano particolari caratteristiche territoriali”.

Sull’incontro di questa mattina spiega Marconi: “La riunione con i consiglieri regionali è stata appunto in funzione di ottenere questa deroga per l’Unità Operativa di Castelnovo, ed in generale per il territorio montano. C’è stata una proficua discussione, che si è conclusa con un impegno unitario di tutti i presenti, assolutamente bipartisan: verrà richiesto per il prima possibile un incontro con il responsabile Enel per l’Emilia Romagna, ing. Veglio, in cui chiederemo l’applicazione della deroga. Nel frattempo tutti i consiglieri regionali reggiani presenteranno una risoluzione da discutere nell’ambito del Consiglio regionale previsto per il 2 e 3 maggio prossimi, sul tema della riorganizzazione delle unità operative Enel del nostro territorio ma anche in generale nei territori montani emiliano-romagnoli.

Tutti sono stati concordi sulla necessità di difendere i servizi nei territori geograficamente svantaggiati, come la montagna, di fronte ad una politica di gestione di alcuni servizi primari, come ad esempio Poste, Enel, Telecom, che negli ultimi anni ha visto un deterioramento nella qualità del servizio e difficoltà maggiori nelle condizioni di lavoro degli stessi addetti”.