L'assessorato alla Cultura del comune di Busana organizza per sabato 14 aprile alle ore 21,00 presso il locale Centro culturale "A. Acerbi" la presentazione del libro "Antichi rimedi, medicamenti e magie".
Partecipano alla serata, oltre alla curatrice del libro Rosa Maria Manari, il sindaco del Comune di Busana Sandro Govi e lo storico Alberto Cenci di Antiche Porte.
E' un regalo per i cultori della storia appenninica tosco emiliana, quello che Rosa Maria Manari fa al pubblico di appassionati. Il nuovo volume contiene circa un centinaio di antichissime ricette mediche che un manoscritto ora "scomparso" è riuscito a trasmetterci.
Il suo ritrovamento è una storia nella storia e Rosa Maria la racconta partendo da un piccolo borgo, Vallisnera, sul confine tra Emilia e Toscana.
La fotocopiatrice era appena stata inventata quando una felice intuizione fece fare, al papà dell'autrice, una riproduzione delle pagine autografate da un anonimo cerusico di tanti secoli prima.
Poi l'originale fu riconsegnato ai proprietari che lo "abbandonarono" in soffitta e da li si è perso. Grazie però alle "moderne" tecnologie una traccia del documento è rimasta.
Nei fogli la calligrafia arcaica, forse del Cinquecento, riporta cure, rimedi e sanamenti per le più disparate diagnosi: "a levar via i segni dei vajoli, a chi puzza la bocca, a mazzar un cancaro, ai putti che cascano del mal caduco, al mal de' vermi.. " e ancora altri rimedi.
Eccone alcuni esempi:
A nervi ritirati provatissimo rimedio.
Piglia sevo [grasso] di montone e di caprone, di quello che sarà attaccato alli rognoni tanto che quando sarà scolato sia di capacità di due bicchieri e fatto bollire tanto che rimanga un bicchiere pieno poi metti lì un bicchiere di oglio rosato e metti insieme al fuoco e fa bollire tanto che cali il mezzo e di questo ungiti e ti risanerai mirabilmente.
Al morbo caduco rimedio buono
Piglia una certa pelle, ovvero panno che si trova adosso il poledro quando nasce e di questa fa polvere ed avverte ad esser presto a pigliarla subito che è nato il poledro, perché la cavalla sel mangierebbe; e fatta la polvere di essa come già ho detto, ne darai agl'infermo un cucchiare per volta in vino e in brodo e questo farai otto mattine ed avrai il desiderio tuo.
Altro rimedio al detto male, perfetto, sicurissimo e vero.
Piglia il giorno di S. Pietro Apostolo [29/6] un lepore vivo e nel medesimo giorno darai bere del suo sangue a chi patisce simil male, in lode ed onore del nostro Signore Giesù Christo e non mai più cascherà.
Rimedio a doglia delle orecchie
Piglia un anguilla grossa e fresca, mettila in una teglia senz'altro e falla cuocere tanto che sia disfatta e piglia il suo grasso e mettilo in una ampola e con esso ungigli parecchie volte con una penna l'orecchio e guarirà perfettamente. E chi avesse sordità nell'orecchio per accidente piglia sugo della ruta e caldo se ne ponga nelle orecchie e vedrai cosa meravigliosa ed è cosa perfettissima.
Per informazioni: Ufficio Informazioni Cervarezza "Il Museo del Sughero" Tel. 0522 890655, Antiche Porte 0522433326, www.anticheporte.it-eventi.