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Castelnovo e Fivizzano come Castore e Polluce

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Castelnovo ne' Monti entro fine anno avrà un nuovo gemello, il terzo dopo Voreppe e Illingen: Fivizzano. Dopo aver svariato per l'Europa, Francia e Germania, lo sguardo si posa dunque sull'uscio di casa.

Si è svolto il “retour-meeting”, questa mattina, tra le giunte comunali di Castelnovo ne’ Monti e di Fivizzano. Dopo l’incontro in terra toscana dello scorso 14 dicembre, ecco il ritrovo sul versante emiliano. L’esecutivo capeggiato dal sindaco Loris Rossetti ha fatto visita, dopo la riunione in Municipio, alla biblioteca, alla mostra sui presepi ancora in corso (per pochi giorni: fino al 4 febbraio) a Palazzo Ducale, a Felina.

In una breve conferenza stampa, i due primi cittadini hanno sottolineato la valenza del rapporto tra le due cittadine, capoluoghi dei rispettivi territori. “Un asse forte”, lo hanno definito. Le due capitali, nonostante le sedi ufficiali saranno altre.

Le sedi, appunto. Il sindaco Rossetti ha rivelato di avere incontrato nei giorni scorsi il suo omologo di Ligonchio, Ilio Franchi. Ha detto: "Vorrei che si ridimensionasse questa questione. Pur avendo rilevanza - sarei un ipocrita se lo negassi - bisogna guardare le cose con maggiore serenità. C'è una volontà di riconoscimento reciproco: la soluzione gratificherà tutti".

"Stamattina abbiamo delineato la strada su cui cominceremo a muoverci concretamente - ha aggiunto - io e il sindaco Marconi ci occuperemo delle pratiche del gemellaggio, che contiamo di siglare entro quest'anno. Ogni assessore ha poi avuto mandato nei suoi specifici ambiti di azione".

Gian Luca Marconi ha sottolineato l'aspetto della ripresa di un rapporto storico tra i due versanti appenninici: "Si tratta di una frequentazione antica che oggi vogliamo riscoprire e rinvigorire".

Sottolineano anche, insieme, i due primi cittadini, come questo legame parta dal basso, sia voluto dalle rispettive popolazioni.

Gli assessori castelnovesi Paolo Ruffini, Claudia Corbelli e Nuccia Mola hanno illustrato i primi scambi nei campi turistico-culturale-ambientale. Prodotti nostri e loro saranno presenti nei primi appuntamenti fieristici raggiungibili già quest'anno; musicisti nostri e sbandieratori loro valicheranno il Cerreto.

Viabilità. Questo patto dovrebbe implicare, si crede, anche una maggiore cura del tratto stradale che unisce i due centri. E, guarda caso, il nastro d'asfalto che li congiunge si chiama proprio statale 63. Se ad esempio la stretta degli Schiocchi impedirà il passaggio che succederà? Gli amici lunigiani doppieranno il Lagastrello? O addirittura la A15, raggiungendo Castelnovo salendo poi l'ex statale 513? Dice Rossetti: "Avremo attenzione per questa strada, che per noi sarà la 'strada del Parco' per eccellenza. Non dovrà più servire solo per guardare a valle - voi verso la pianura e noi verso il mare - ma piuttosto verso monte".