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Parco nazionale, incontro a Succiso

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A Succiso riapre la scuola… Neve natura e cultura d’Appennino: è il titolo della serata di ieri l'altro, tenutasi a Succiso presso i locali della Coop. Valle dei Cavalieri tra il Parco Nazionale dell’Appennino tosco – emiliano e la cittadinanza. Titolo forse un po’ azzardato, ma che vuole esprimere il senso della rinascita di un paese.

All’incontro erano presenti Fausto Giovanelli, presidente del Parco Nazionale dell’Appennino tosco–emiliano, Clementina Santi, assessore alla cultura della Comunità Montana dell’Appennino Reggiano, i sindaci di Ramiseto, Davide Dazzi, di Comano, Romiti, e di Monchio delle Corti, Cavalli.

Ha fatto gli onori di casa Dario Torri della Cooperativa Valle dei Cavalieri presentando, insieme agli altri intervenuti, l’ambizioso progetto voluto e promosso dal Parco Nazionale dell’Appennino tosco – emiliano, cofinanziato dal GAL Antico Frignano e Appennino Reggiano: Neve Natura e cultura a Succiso, una scuola dell’identità d’Appennino. Il progetto valorizzerà la natura, i luoghi, le strutture, le attività economiche e i servizi presenti sul territorio promuovendo e sviluppando forme di turismo sostenibile invernale.

Per tre settimane, a partire dal 12 febbraio prossimo, saranno ospiti nelle strutture ricettive di Succiso, Cecciola e Pratizzano circa 150 studenti delle scuole medie superiori di Reggio Emilia i quali avranno la possibilità di:

· praticare attività sportive invernali sostenibili dietro l’attenta guida di maestri, guide escursionistiche e tecnici specializzati di alto livello;

· conoscere il territorio attraverso le attività economiche presenti;

· assistere a lezioni di docenti altamente qualificati provenienti dalle Università degli Studi di Bologna, Modena e Reggio Emilia, con le quali il Parco Nazionale dell’Appennino tosco – emiliano ha stipulato apposite convenzioni;

· sperimentare i ritmi della vita di montagna;

· assaporare la cucina tradizionale.

Gli studenti inoltre vivranno a contatto con la popolazione locale, scopriranno la storia, la cultura e la tradizione del nostro appennino attraverso le esperienze, i racconti e le testimonianze di coloro che sono rimasti e ritornati a vivere la montagna.

Apprezzamento per il progetto hanno espresso i tre sindaci presenti i quali hanno inoltre ricordato che in passato i territori dei comuni di Ramiseto, Comano e Monchio erano strettamente legati tra loro e perciò hanno espresso l’intenzione di incontrarsi entro il prossimo 15 gennaio al fine di costruire e progettare strategie comuni e alleanze territoriali per lo sviluppo, in particolare a partire dall’area del Lagastrello, zona di grande interesse naturalistico nonchè turistico (in particolare per equituristi e cicloturisti), punto di incontro tra tre Province (RE, MS, PR), snodo delle più importanti ippovie e percorsi storici che attraversano il Parco.

Sempre di più dopo l’esperienza di gemellaggio fra i comuni di Fivizzano e Castelnovo ne' Monti, il Parco Nazionale dell’Appennino tosco–emiliano dimostra di essere catalizzatore istituzionale, di attività progetti e circuiti territoriali integrati per lo sviluppo locale e d’area.