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Botti di Capodanno, campagna preventiva

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Alla luce degli imminenti festeggiamenti per la fine dell’anno che vedranno anche i reggiani dare il benvenuto al nuovo anno con lo scoppio dei fuochi d’artificio il comando provinciale dei carabinieri di Reggio Emilia ha dato corso alla campagna “Non era destino, si poteva evitare”, con alcuni suggerimenti rivolti ai cittadini, soprattutto ai più giovani, non di rado vittime di incidenti derivanti dall’incauto uso dei fuochi d’artificio che in occasione dei festeggiamenti del 2005 ha causato nella provincia reggiana 5 feriti, tra cui una bimba di cinque anni che ha perso due dita.

Sono consigli di carattere generale che derivano soprattutto dall’esperienza "sul campo" dei carabinieri, che con questa iniziativa intendono informare i cittadini soprattutto per “educare” i più giovani sia nell'uso corretto dei giocattoli pirici, perché anche questi possono essere pericolosi, sia nel riconoscere i fuochi d'artificio proibiti per scoraggiarne l'acquisto.

Come sempre, il campionario dei fuochi d'artificio è assortito, ma anche estremamente pericoloso, specie di quelli proibiti. I nomi poi sono veramente fantasiosi per stuzzicare la curiosità degli acquirenti: "Barrage 120", "Clustering bees", "Happy Fireworks", "Razzi Soviet", "Magnum", "Cipolle", "Rambo", "Vulcano" anche se l'interesse maggiore, comunque, lo riscuote ancora il "Pallone di Maradona": un vero e proprio ordigno esplosivo; un pallone fatto di carta straccia e ripieno di 2-3 kg di esplosivo, i cui effetti possono essere ben immaginati; seguono le bombe "kamikaze" e "la testa di Saddam".

Ingenti sequestri di "botti illegali" sono già stati eseguiti in varie parti d'Italia ed anche in provincia di Reggio Emilia, ma i carabinieri al comando del colonnello Gianluca Bersella sono convinti che la “battaglia” potrà essere vinta soltanto se si riuscirà a far comprendere, soprattutto ai giovani, che il problema è essenzialmente culturale, che si può fare festa rinunciando agli effetti spettacolari dei fuochi d'artificio proibiti, perché sono pericolosi, oppure ponendo maggiore attenzione nell'uso di quelli consentiti.

In questi casi, quasi sempre gli incidenti sono dovuti a disattenzione e non a fatalità. Ecco perché lo slogan scelto per questa campagna d'informazione è “Non era destino, si poteva evitare”. Non c'è bisogno di rischiare di rimanere menomati o peggio ancora di morire per fare festa ecco perchè i consigli e le informazioni che i carabinieri reggiani hanno diramato potranno essere d'aiuto a tutti i cittadini.

Il dubbio che più spesso si ha di fronte ad un fuoco d'artificio è se sia o non vietato. Come riconoscerlo è presto detto: i giochi pirotecnici autorizzati e in libera vendita devono riportare sulla confezione un'etichetta con il numero del decreto ministeriale che ne autorizza il commercio, il nome del prodotto, la ditta produttrice, la categoria d'appartenenza e le modalità d'uso. Possono essere venduti in tutti gli esercizi che sono in possesso di licenza per la vendita di giocattoli e possono essere acquistati da tutti, purché quattordicenni. Se il gioco pirotecnico che si acquista è privo di etichetta è sempre da considerarsi proibito. E’ buona norma comunque tener presente che alcuni giochi, anche se non vietati, sono comunque molto pericolosi e possono causare, se non usati in modo corretto, gravi danni a persone e cose.

I prodotti pirotecnici classificati dal Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza in IV (artifici e prodotti affini negli effetti esplodenti) e V categoria (giocattoli pirici), invece, possono essere venduti solamente nei depositi dei fuochi d'artificio o nelle armerie autorizzate ed acquistati con porto d'armi o nulla osta, sempre comunque con l'obbligo di denuncia alle forze dell'ordine, ma non possono essere accesi senza licenza.

E' assolutamente vietato vendere ed acquistare prodotti clandestini in quanto costituisce reato, che punisce sia il commerciante sia l'acquirente. Buona norma è anche ricordare che Il "Pallone di Maradona", la bomba "Osama Bin Laden" e le più conosciute "cipolle" sono infatti dei veri e propri ordigni che possono causare gravi danni.

Ecco un breve vademecum che gli stessi Carabinieri reggiani invitano ad osservare:
• non acquistare e non usare mai fuochi d'artificio proibiti, sono pericolosissimi;
• acquistare da commercianti autorizzati soltanto fuochi consentiti e lasciare comunque che ad accenderli sia un adulto. Affidarsi al buon senso e se si ha l'impressione che si e’ di fronte ad un venditore improvvisato, lasciar stare e servirsi da un altro;
• l'uso improprio dei fuochi d'artificio, di qualunque tipo, può comportare gravi conseguenze: ustioni, perdita delle dita, delle mani, della vista e lesioni più gravi;
• prima di accendere i fuochi d’artificio leggere attentamente le istruzioni. Ancor prima, però, controllare che il prodotto sia in ottimo stato di conservazione ovvero che non presenti segni d'umidità o di danneggiamento che possono determinare la fuoriuscita di polvere pirica;
• quando si accende un fuoco d'artificio non indossare indumenti di pile o di fibra sintetica oppure acetati: una scintilla potrebbe incendiarli;
• se un fuoco d'artificio non si accende subito non ritentare di accenderlo nuovamente ma gettarlo via;
• non tentare mai di riaccendere botti inesplosi che si trovano per strada;
• usare i fuochi d'artificio consentiti in luoghi aperti, comunque lontano dalle persone e da materiale infiammabile;
• non unire od accendere contemporaneamente più fuochi;
• quando qualcuno usa i fuochi d'artificio, mettersi comunque al riparo;
• nell'accendere quelli consentiti ricordarsi di: posizionare il fuoco su una superficie piana o, in caso di razzi, perfettamente in verticale, non utilizzando bottiglie di vetro; non tenere mai con le mani razzi, candele o petardi; allontanarsi immediatamente e non accendere razzi o petardi con la miccia corta, potrebbero esplodere in mano da un momento all'altro;
• non gettare e non indirizzare mai petardi o razzi verso le persone; non far esplodere mai petardi o razzi in bottiglie o dentro contenitori fragili, perché rompendosi possono produrre pericolose schegge;
• non cercare di costruire un petardo di dimensioni maggiori utilizzando le polveri di più petardi;
• evitare di trasportare materiale pirotecnico in macchina e di usare fiamme libere (accendini, fiammiferi, sigarette, ecc.) nelle vicinanze.

Ai i più piccoli i Carabinieri consigliano:
• fontanelle, trottole, fumogeni, petardini, miccette e girelline: dopo aver acceso la miccia allontanati subito! Ma ricordati che è meglio che l'accensione la faccia mamma o papà;
• bottigliette a strappo, pistole a strappo e snappers: non mirare mai alle persone, potresti fargli del male;
• candeline e stelline: usale lontano dai vestiti, dalle tende, dai divani e da tutti gli oggetti infiammabili. Fai attenzione alle persone che ti sono vicine: una scintilla potrebbe colpire gli occhi o cadere sulla pelle causando delle dolorose ustioni.