"Il Consiglio Provinciale impegna la Giunta ad attivarsi tempestivamente, anche alla luce dei concreti e recenti pronunciamenti delle amministrazioni locali montane, della Comunità Montana e della Provincia stessa, per far sì che la sede del Parco nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano sia individuata in territorio reggiano e in specifico nel comune di Ligonchio". E' quanto chiede, con una mozione, il presidente del Gruppo consiliare dell'Udc, Tarcisio Zobbi in considerazione del fatto che gli organi di governo del Parco nazionale stanno operando per scegliere in quale comune collocare la sede e "che il parco Tosco-Emiliano è interregionale insistendo sulle provincie di Reggio, Parma, Lucca e Massa, con una estensione in misura del 70% sul territorio dei comuni emiliani".
Dopo aver ricordato che "che il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, pure esso interregionale tra l'Emilia e la Toscana, ha la propria sede a Prato Vecchio provincia di Arezzo , cioè in Toscana", la mozione del consigliere dell'Udc invita il Consiglio provinciale a ritenere "naturale che la sede del Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano sia collocata in Emilia", in quanto "una scelta diversa , cioè entrambe le sedi in Toscana, risulterebbe una forzatura di difficile comprensione". Inoltre, "l'estrema gravità delle condizioni socio-economiche in cui versano i comuni dell'alto crinale del nostro appennino richiedono che ogni attenzione venga prestata e ogni opportunità colta in loro favore, per cercare di dare un contributo ed invertire una rovinosa tendenza al declino" e "la sede del Parco e quindi delle sue attività contribuisce proprio a questo scopo".