Il coordinamento Ds zona montana desidera ricordare, come già sostenuto qualche settimana fa dal presidente della commissione Ambiente della Camera On. Realacci, l’intenzione di insediare due sedi del Parco, una nel versante reggiano e una in quello toscano.
Come convenuto e sostenuto da tutti gli enti locali delle province di Reggio Emilia e Parma, Ligonchio è stata individuata come autorevole e prestigiosa sede del versante emiliano. Non tanto per un diritto acquisito, in termini di quote di “partecipazione” di territorio messo a disposizione del Parco, ma quanto soprattutto per le straordinarie eccellenze ambientali e naturalistiche che ci regala e che riteniamo debbano essere condivise e valorizzate come patrimonio collettivo di tutta la Comunità del Parco.
A suo tempo, le promesse fatte dal presidente Guerriero e le dichiarazioni e gli atti dell’ex ministro Matteoli, purtroppo, sappiamo cosa hanno prodotto. Dimissioni irrevocabili e commissariamento dell’ente. Oggi coloro che erano contro l’istituzione del Parco, An compresa, soffiano sul fuoco della contrapposizione tra Emilia e Toscana, con il solo intento di impedirne lo sviluppo. Non è più il tempo di antichi campanilismi tra reggiani e lucchesi, tra parmensi e massesi. Fare la voce grossa per pretendere e rivendicare l’unicità della sede potrebbe voler dire in pratica “nessuna” sede a Ligonchio e a Sassalbo, a favore di una soluzione neutra e terza.
C’è bisogno di dare sostanza, di pianificare il futuro della nostra montagna, di garantire prospettive di sviluppo in ambito turistico, forestale ed agricolo. Noi siamo concentrati ed impegnati sulla progettualità del Parco, sulle cose da fare. Ed è su queste tematiche che ci piacerebbe aprire il confronto con gli autorevoli esponenti del centrodestra reggiano, non su sterili rivendicazioni ed inutili e strumentali polemiche che esprimono una cultura retrograda piuttosto che proiezione al futuro.
(Simone Bacci, coordinatore DS Zona Montana)
I DS interpretano il pensiero del Presidente Giovanelli?
Una opinione molto chiara che si allinea a quella espressa in anteprima dall’On. Realacci nel convegno della Margherita alla Baita d’Oro.
(Pietro Ferrari)
Dobbiamo pensare che questo sia il pensiero del Presidente Giovanelli?
Non sarebbe meglio aspettare l’insediamento del Consiglio di Amministrazione che dovrà valutare i pro e i contro della situazione?
Pietro Ferrari
Parliamo con la gente
Le varie posizioni dei partiti stanno distraendo tutti dal problema vero e confondendo gli obbiettivi con gli strumenti operativi. Premesso che Ligonchio deve essere la sede principale e autorevole del Parco, io credo che sia necessario spostare il dibattito, ora tutto all’interno dei partiti, iniziando, come sta facendo il sindaco Franchi,
a parlare con la gente. Cosa aspettiamo ad aprire una discussione seria dentro la Comunità Montana? Cosa ostacola a che il presidente dell’Unione dei comuni convochi tutti gli amministratori eletti dei comuni interessati al Parco nazionale per affrontare un tema tanto vitale per la nsotra montagna? Se riproponiamo lo schema la gente- le istituzioni-i partiti forse il Parco nasce e decolla; se lo capovolgiamo (e gia lo stiamo facendo) saranno anni difficili per l’ente e per tutta la montagna reggiana.
(Marino Friggeri, Udc zona montana)