In questi giorni è diventato operativo il nuovo Accordo di programma per una migliore gestione dei rifiuti agricoli, approvato dalla Provincia di Reggio Emilia e sottoscritto dalle organizzazioni agricole di categoria, dalle centrali cooperative agricole, dall'Associazione provinciale allevatori, dal Consorzio fitosanitario provinciale e dalle multiutilities presenti sul territorio (Enìa e Sabar).
L'Accordo, estremamente innovativo (prevede ad esempio la consegna dei rifiuti solo in modo differenziato, l'aumento delle stazioni ecologiche, ma anche la totale gratuità fino al 31 dicembre 2007 del servizio, di cui si farà carico il Consorzio fitosanitario) - è stato presentato nel corso di una conferenza stampa dall'assessore provinciale all'Ambiente, Alfredo Gennari, dal presidente e dal direttore del Consorzio fitosanitario di Reggio, Luigi Peri e Anselmo Montermini, e dai vertici di Associazione provinciale allevatori, Enìa, Sabar, Federchimica, Unigreen, organizzazioni agricole di categoria e centrali cooperative agricole.
L'Accordo, già pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale e sul Bollettino Ufficiale della Regione, prevede diverse, importanti novità, tanto da rappresentare a livello nazionale una delle intese più innovative.
I punti di forza sono la comodità per gli agricoltori (dalle semplificazioni amministrative e dal maggior numero di isole ecologiche convenzionate alla gratuità, fino al 31 dicembre 2007, del servizio, di cui si fa carico il Consorzio fitosanitario), ma anche benefici ambientali per tutta la provincia. Come ha sottolineato l'assessore all'Ambiente, Alfredo Gennari, "è stato possibile definire un percorso sicuro, controllato e certo per i rifiuti del mondo agricolo che ben si inserisce nel quadro di sviluppo sostenibile e coesione sociale che da tempo contraddistingue il lavoro della Provincia per migliorare quella qualità ambientale del nostro territorio di cui proprio le aziende agricole sono le prime beneficiarie".
Un lavoro che ha fatto sì che la "Provincia di Reggio Emilia sia la prima in Emilia Romagna per percentuale di raccolta differenziata, il 46% nel 2005, grazie all'impegno non solo di alcune e circoscritte realtà, ma di tutti i 45 Comuni, della Bassa come della montagna", ha aggiunto l'assessore Gennari annunciando, a breve, un altro importante progetto pilota a livello regionale in collaborazione con la grande distribuzione.
Per quanto riguarda il nuovo accordo per i rifiuti agricoli, importantissimo è stato il ruolo ricoperto dal Consorzio fitosanitario provinciale, "e più in generale il lavoro comune che ha unito istituzioni, mondo agricolo con le loro associazioni e organizzazioni, società di gestione degli impianti". Oggetto dell'intesa è lo smaltimento dei rifiuti speciali pericolosi (olii, filtri, batterie) e dei rifiuti speciali non pericolosi provenienti dalle attività agricole: dai contenitori fitosanitari ai bancali in legno, dalla plastica ai sacchi, dalle reti antigrandine ai rifiuti veterinari, dai teli per la copertura del fieno o il trasporto dell'uva alla carta utilizzata per la pulizia delle mammelle.
Materiale molto diverso, al quale spesso non si pensa quando si beve un bicchiere di latte o di vino, ma che si trasforma comunque in rifiuti che alla fine devono essere smaltiti. E in quantità significative, visto che in tre anni si calcola di raccogliere quasi 9.000 tonnellate di materiale. Tutti rifiuti che, grazie al nuovo accorso, saranno ora raccolti esclusivamente in modo differenziato (con benefici per l'ambiente) e smaltiti in maniera certa, gratuita e semplice per gli agricoltori.
Per i quali, oltre ovviamente all'adesione al Consorzio fitosanitario che si farà carico delle spese, l'unico obbligo è quello di conferire alle isole ecologiche di Enìa e Sabar convenzionate (passate da 6 a 12) i rifiuti già differenziati, utilizzando i soliti sacchetti "verdi" per quelli bonificati e quelli nuovi, di colore rosso, per quelli non bonificati ovvero vecchi, non completamente utilizzati (rifiuti pericolosi) o non più utilizzabili.
Per questo importante servizio, che nella nostra provincia è attivo ormai dalla fine degli anni Ottanta, la stampa dei nuovi sacchetti di plastica necessari agli agricoltori per consegnare i contenitori esausti di agrofarmaci (siano essi bonificati o no) è stata possibile grazie alla collaborazione con Agrofarma ed Unigreen.
"L'Accordo di programma da un lato tutela gli agricoltori e li mette in condizione di adempiere all'obbligo dello smaltimento dei rifiuti senza eccessivi oneri amministrativi e soprattutto gratuitamente per i due anni 2006-2007 - ha detto il direttore del Consorzio fitosanitario di Reggio, Anselmo Montermini - In questo lasso di tempo lo stesso Consorzio, di concerto con i firmatari dell'accordo, essendo in grado di conoscere le reali quantità di rifiuti consegnate, può conseguentemente elaborare la migliore strategia per la riscossione del costo del servizio".