Nei giorni scorsi Paolo Biso, presidente dell’associazione castelnovese “Centro commerciale naturale” (che raduna/radunava un nutrito gruppo di negozianti del capoluogo montano), ha rassegnato le proprie dimissioni annunciando che altri consiglieri presto avrebbero fatto la stessa cosa. Biso ha motivato questa decisione in alcune interviste (la nostra testata è stata la prima a dare la notizia) con “il calo di interesse da parte di una quota consistente di commercianti nei confronti dell’associazione di valorizzazione, che ha portato dalle prime iniziative sentite e partecipate al totale immobilismo attuale, legato alla mancata adesione dei soci ed ancor più alla scarsa partecipazione di una parte dei membri del consiglio direttivo”.
Sul tema abbiamo ricevuto l'intervento dell’assessore castelnovese al commercio Paolo Ruffini, che esprime amarezza per quella che definisce “una grande occasione che rischia di andare perduta”.
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La scelta al momento sembrerebbe quella di andare ad una conclusione dell’esperienza del Ccn. Se così fosse si sprecherebbe un'occasione storica per il rilancio del commercio a Castelnovo: l’idea del Centro commerciale naturale, nato cinque anni fa, era quella di valorizzare una rete commerciale fatta di piccoli esercizi, che però potevano puntare ad un contatto diretto tra il negoziante ed il cliente, a prodotti di alta qualità, legandoli alla bellezza del paese e ad un ambiente di richiamo, così da contrapporsi ai modelli “estranianti” dei grandi centri commerciali cittadini. Un'idea che, lanciata a Castelnovo come assolutamente innovativa, in questi anni è stata copiata un po’ ovunque in Italia, con risultati di grande interesse. L’Amministrazione fin dall’inizio si è impegnata come interlocutrice dell’associazione sostenendone iniziative e progetti: negli ultimi mesi siamo stati costretti a rinunciare a qualsiasi tentativo di ricomporre l’associazione perché ogni incontro diventava occasione di ripicche e accuse reciproche, tra associati e non associati.
Inizialmente l’esperienza del Centro commerciale naturale era riuscita a coinvolgere insieme più di 120 negozi del paese, la quasi totalità, e grazie a ciò erano arrivati anche importanti contributi pubblici per eventi promozionali ed anche per la ristrutturazione di diversi punti vendita. Il prossimo 5 dicembre si terrà una riunione aperta a tutti i commercianti sulle sorti del Centro commerciale naturale: la disponibilità dell’Amministrazione a sostenere forme associative tra i commercianti, anche diverse rispetto all’attuale, rimane immutata. Mi auguro che ci sia la volontà da parte del mondo commerciale di coglierla.