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Bollette ENIA troppo ravvicinate e senza alcuna spiegazione

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Adiconsum Cisl esprime il suo parere riguardo alla emissione da parte di ENIA di fatture relative al consumo di gas e di rifiuti aventi scadenze concomitanti e con "importi tanto consistenti da mettere in seria difficoltà le fasce sociali più deboli."

"Gli utenti del servizio gas di ENIA" dice l'associazione "hanno ricevuto nei giorni scorsi una fattura di acconto del servizio datata intorno al 20 ottobre con pagamento nei giorni intorno al 20 novembre.
Nelle note alla fattura precedente era specificato che la successiva sarebbe stata emessa in novembre, quindi con pagamento a dicembre.

"Da notare che la stessa ENIA aveva emesso in ottobre le fatture per i rifiuti con pagamento ai primi di novembre.
E’ accaduto così che, nello stesso mese, con un divario di una ventina di giorni, molti utenti si sono trovati nella condizione di dover far fronte a due fatture consistenti che hanno messo in difficoltà soprattutto i pensionati e le famiglie a basso reddito.
Negli anni scorsi la fattura di acconto del gas di fine anno veniva emessa a novembre con pagamento a dicembre (che è anche mese di tredicesima e quindi più favorevole per l’utenza).
Ciò che stupisce è che una azienda come ENIA non abbia dato alcuna spiegazione di questa operazione se non, verbalmente, ai tanti che hanno espresso il loro disagio agli operatori dei call center di cui l’azienda si serve per i rapporti con l’utenza.
Poiché le fatture sono accompagnate da una cospicua documentazione cartacea con avvisi di molti tipi, forse sarebbe bastato utilizzare questo mezzo per dare motivazione della anticipazione.
Resta il fatto che, ad oggi, neppure di fronte alle tante proteste affluite agli uffici informazione, che hanno anche avuto eco sui quotidiani (interpellanza di un consigliere comunale a Campegine), non risulta che l’azienda abbia ancora dato una risposta pubblica.

Potrebbe sembrare un problema di poco conto, ma da molti è stato letto come il segnale di un’azienda che, molto impegnata sul fronte della grande finanza e della borsa, rischia di dimenticare la ragione prima della sua esistenza, il servizio a quei cittadini per la volontà dei quali l’azienda è nata ed ha prosperato in questi decenni.

Insomma, anche in tempi di privatizzazioni e liberalizzazioni, per i reggiani ENIA è ancora AGAC, nata per volontà dei comuni e cioè delle popolazioni del territorio, non è quindi sentita ancora come una azienda privata con il fine primario del profitto, e tale comunque non si vorrebbe mai che diventasse.

Si può poi notare ancora, con un pizzico di “cattiveria”, che ENIA non è certo azienda che possa avere problemi di liquidità, considerato che il sistema delle fatture di acconto dovrebbe garantire una buona provvista di “contante” nelle casse aziendali, per cui si pone il problema se il cittadino/utente debba sempre e comunque anticipare i pagamenti anziché, almeno qualche volta, posticiparli".