Il Cipe, Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica, ha deliberato nella seduta odierna a Roma lo stanziamento dei 35 milioni di euro richiesti per il nodo intermodale di scambio a Reggio Emilia in cui è inserita la stazione mediopadana progettata dall’architetto Santiago Calatrava.
Lo stanziamento è avvenuto in risposta alla richiesta avanzata dal Comune di Reggio Emilia al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, con la trasmissione del progetto definitivo Nodo Intermodale di Interscambio presso la Stazione Mediopana di Reggio Emilia.
“Abbiamo raggiunto questo obiettivo – afferma il sindaco di Reggio Emilia Graziano Delrio - con un impegno interistituzionale che ha visto a fianco del Comune la Regione Emilia Romagna con il presidente Vasco Errani e l’assessore ai Trasporti Alfredo Peri, che hanno creduto nel valore di questo progetto e che ringrazio. E’ un grande risultato che ci consente di guardare avanti per un futuro di qualità e di contemporaneità di tutto il nostro territorio”.
LE SOMME
Il finanziamento dell’opera, costituita da stazione Alta Velocità, stazione regionale Act per il collegamento con la stazione centrale Rfi, stazione autobus urbani e extraurbani, impianti e finiture – ammonta ora a 79 milioni di euro.
Come previsto dagli accordi già siglati tra le parti tale importo è finanziato, oltre ai 35 milioni di euro deliberati dal Cipe, da Tav per circa 15 milioni di euro (budget di Tav al 2000, che con la rivalutazione economica al 2007 si attesta ora intorno ai 19 milioni di euro), dalla Regione Emilia Romagna per circa 25 milioni di euro.
Secondo quanto definito negli accordi già stipulati, Tav spa realizzerà direttamente le opere in qualità di soggetto attuatore tramite il general contractor Consorzio Cepav Uno, come già avvenuto per i tre ponti progettati sempre dall’architetto Santiago Calatrava.
L’OPERA
La nuova stazione ferroviaria Mediopadana, che rappresenta l’unica fermata in linea dell’Alta Velocità nella tratta Milano-Bologna, sorgerà a circa 4 chilometri a nord dal centro di Reggio Emilia parallelamente al tracciato autostradale. La localizzazione strategica dona alla stazione una notevole rilevanza, enfatizzando il suo ruolo d’elemento identificativo della città (“stazione porta”) di fondamentale importanza all’interno del sistema della mobilità regionale, nazionale ed internazionale. Il progetto costituirà un nodo di scambio intermodale con i treni del Servizio Ferroviario Regionale della linea Reggio Emilia-Guastalla, con il traffico su gomma pubblico e privato.
La proposta progettuale prevede la copertura delle banchine ferroviarie e la riqualificazione delle aree di pertinenza allo scopo di raggiungere un’armonia tra le parti del sistema. Esternamente alla stazione sono, infatti, previste la sistemazione del parcheggio, le pensiline per la fermata dei bus e dei treni della linea regionale del tracciato Reggio Emilia – Guastalla, gli accessi viari pubblici e privati e la riqualificazione ambientale e paesaggistica dell’intorno.
Il progetto prevede un’elaborata struttura composta da diversi elementi in calcestruzzo e acciaio ubicati nella parte sottostante il livello delle banchine, che supportano la copertura. Questa è composta da una complessa e articolata composizione di portici in acciaio di forma variabile che riprendono un tracciato planimetrico ed altimetrico sinusoidale. Si formano cosi due facciate uguali e sfasate tra di loro. La struttura d’acciaio, ha come funzione fondamentale quella di supportare una copertura in vetro di circa 483 m di lunghezza che copre solo le banchine lasciando la zona centrale di transito dei treni scoperta. Questa, realizzata con pannelli rettangolari translucidi di vetro stratificato collocati tra i portici mediante un telaio in alluminio, è progettata per coprire l’intera lunghezza delle banchine.
L’opera ha una lunghezza di circa 483 metri, una larghezza massima di 50 metri ed un’altezza media di 20 metri. La pianta della stazione si sviluppa lungo il viadotto su due livelli: il primo livello è all’altezza delle banchine ossia all’altezza della fermata dei treni, il livello inferiore, di accesso alla stazione, ospiterà anche tutti i servizi per il pubblico. Il salto di quota fra i due piani viene risolto mediante scale e gruppi meccanizzati posti lungo i corridoi laterali tra viadotto e la struttura portante.
I materiali utilizzati nel progetto sono prevalentemente l’acciaio ed il calcestruzzo, entrambi tinteggiati di bianco, ed il vetro collocato fra le strutture a portico.
TEMPI DI PERCORRENZA
Le previsioni sui tempi di percorrenza si possono così sintetizzare:
Reggio Emilia-Milano: 40 minuti;
Reggio Emilia-Bologna: 25 minuti;
Reggio Emilia- Firenze: 55 minuti;
Reggio Emilia-Roma: 2 ore e 20 minuti;
Reggio Emilia-Napoli: 3 ore e 30 minuti;
Reggio Emilia-Torino: 1 ora e 30 minuti.
LE ALTRE STAZIONI TAV
E’ opportuno, infine, segnalare come l’importo di 15,51 milioni di euro originariamente previsto al 2000 da Tav per la stazione Av di Reggio Emilia (stazione di minima, realizzata con una struttura in “prefabbricato”) fosse già in partenza significativamente sottostimato, anche in riferimento agli investimenti già previsti, alla stessa data, per la realizzazione delle altre nuove fermate della alta velocità lungo la linea Milano-Napoli (Firenze Belfiore, 270 milioni di euro; Napoli Afragola, 60 milioni di euro; Torino Porta Susa, 50 milioni di euro; Roma Tiburtina, 160 milioni di euro; Bologna AV/AC, 450 milioni di euro).