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Economia montana / Lenti, ma cresciamo

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L'economia della montagna cresce, ma ad un ritmo inferiore rispetto a quello degli altri distretti: il tessuto produttivo è infatti caratterizzato da microimprese, soprattutto agricole, che si stanno evolvendo, ma molto lentamente.

Sul versante occupazionale la percentuale di disoccupati si attesta sul 3%, in linea con la media provinciale, ma la stragrande maggioranza (70%) di chi non riesce a trovare un posto di lavoro è donna e con titoli di studio poco spendibili; diminuiscono i lavoratori in mobilità (da 121 a 106) mentre sul fronte della formazione sono attualmente una ventina i corsi finanziati dalla Provincia di Reggio Emilia per tutte le tipologie di utenti che però non abbondano, così come, nonostante la disponibilità di risorse, faticano ad essere attivati i corsi di formazione just in time.

E' questa la situazione economico-produttiva e occupazionale uscita ieri mattina dal tavolo Anteverto, riunitosi a Palazzo Ducale a Castelnovo Monti, al quale hanno preso parte tutti gli attori del mondo del lavoro a livello distrettuale: dagli enti locali (Provincia, Comunità Montana, Comuni di Castelnovo ne' Monti, Toano, Ligonchio), alla Camera di Commercio, alle associazioni datoriali, alle organizzazioni sindacali agli enti di formazione (Enaip, Ciofs, Efpe, Ial, Cescot).

Ha preso parte al Tavolo anche una cooperativa di donne, finanziata attraverso il progetto comunitario Equal, che si sta costituendo con l'obiettivo di promuovere il territorio della montagna.

"I Tavoli Anteverto e quello di questa mattina ne è una riprova, si confermano fondamentali osservatori economici distrettuali", ha commentato l'assessore provinciale al lavoro Gianluca Ferrari, che ha sottolineato come per lo sviluppo della montagna sia necessario accelerare il passo. "Il tavolo ha messo in luce alcuni significativi elementi di crescita - ha detto - ma in un momento di forti e veloci mutamenti come quello che stiamo vivendo, è necessario pedalare un po' più forte".