Home Cronaca “Ici, non allarmismo ma verità”

“Ici, non allarmismo ma verità”

5
0

Sul giornalino del Comune, il sindaco Marconi ha risposto al nostro articolo STANGATA ICI SULLE AREE FABBRICABILI manifestando un’allarmante confusione tra ICI e valori delle aree fabbricabili (cioè tra tassa ed imponibile).
Nonostante questo brutto scivolone afferma che i nostri dati non sono corretti e le nostre informazioni sono gonfiate ed inesatte.

Vediamo allora le sue:
• dice che “ad Albinea l’ICI su un’area in zona di pregio non è di 450 euro, ma va da 700 fino a 1080 euro per mq di superficie utile”. Stessa musica per Puianello, Montecavolo e Pavullo. Non è vero. I dati esposti rappresentano il valore delle aree e non l’ICI, ci mancherebbe altro! Se queste sono le sue informazioni esatte e corrette non c’è davvero male!
• non dice che la Giunta ha pubblicato le norme modificate - relative ai lotti inferiori alla superficie minima per costruire - dopo che IL MONTANARO era giunto alle famiglie. Dunque non le conoscevamo, non abbiamo commesso errori e avevamo ragione a criticarle;
• non ammette che i valori delle aree fissati dal nostro Comune sono i più alti tra quelli considerati. Per giustificarsi inventa paragoni improbabili e assurdi con le aree in zone di pregio di Albinea, di Puianello o Montecavolo che, tra l’altro, distano solo pochi minuti da Reggio;
• ammette che a Pavullo nel Frignano i valori delle aree sono più bassi, ma precisa che si riferiscono all’intera superficie del lotto. Peccato che il nostro sindaco non si sia accorto che i dati di Pavullo sono stati trasformati in valori per metro quadro di superficie utile edificabile!
• non dice che la stangata ICI partirà dal 2004 e che i valori fissati quest’anno non sono validi per gli anni arretrati, per i quali valgono i valori di mercato di allora!
• dice che “i valori indicati dalle apposite tabelle comunali sono valori massimi di riferimento... ”. Non è vero! Infatti, per non incorrere in accertamento, le norme nazionali e locali richiedono che l’imposta sia versata sulla base di un valore non inferiore a quello determinato dal Comune. Ne consegue, signor sindaco, che i valori fissati non “sono i massimi di riferimento”, ma i minimi per evitare accertamenti contro i quali si può solo ricorrere per vie legali.

Noi, signor sindaco, non facciamo allarmismo. Diciamo solo cosa passa il Suo convento. Se il menù non Le piace, lo cambi, ma non ci accusi di scorrettezze.

Nel 2005 abbiamo chiesto di evitare l’aumento dell’ICI sulla prima casa (che fu del 24%) eliminando solo opere pubbliche non indispensabili. L’Amministrazione, invece, è andata oltre e non ha realizzato quasi nulla del programma “lavori pubblici 2006”. Ha prodotto idee, studi, indagini preliminari, ma pochi fatti concreti che non sono sufficienti per garantire, come dice il sindaco, “lo sviluppo socio-economico del comprensorio e più lavoro per le imprese locali”.

Quelle stesse imprese locali che noi difendemmo quando il suo Ufficio Tecnico le escluse da un appalto a trattativa privata riservato solo ad imprese di Reggio città o delle province di Modena e Bologna. Ricorda l’incontro “riparatore” con le rappresentanze imprenditoriali?

Le sorprese non sono finite perchè il sindaco aggiunge: “Le nuove aree fabbricabili sono state sicuramente valorizzate dal Comune. Prima non avevano un valore rilevante, oggi valgono centinaia di migliaia di euro.” E questo cosa significa? Noi siamo convinti che le nuove aree fabbricabili siano necessarie allo sviluppo futuro del paese e non siano una graziosa concessione dell’Amministrazione. Se così è, signor sindaco, perchè quella dichiarazione che pare rivendicare qualche diritto?

Finiamo ricambiando l’invito cortese col quale ha chiuso il Suo intervento. Faccia pure il Suo mestiere, signor Sindaco, come noi facciamo il nostro, ma sia più prudente nelle dichiarazioni e lasci stare l’allarmismo e le informazioni inesatte e gonfiate. Potrebbe contagiarsi.

(Gruppo consiliare “Lista Civica per Castelnovo ne’ Monti”)