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Sul ponte sventola bandiera bianca?

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Ritornando da Reggio ed avvicinandomi a Castelnovo vengo salutato da strani lenzuoli bianchi appesi ai cavalcavia e alle gallerie e in ogni punto ritenuto di grande visibilità.

Siccome il sottoscritto è un caso patologico di personalità dissociata (nel senso che in me, a fasi alterne, convivono e la personalità del residente e quella del turista) ecco che in me si opera una immediata metamorfosi e, da montanaro che ero, mi trasformo in un amato-odiato turista ipercritico.

"Che sarà?!" mi chiedo nei nuovi panni del turista dalla curiosità morbosa…Infatti sui suddetti lenzuoli appaiono spesso vergati segni più o meno infantili che comunicano qualcosa. Alcuni sono scritti con una grafia talmente incerta che se non ci trovassimo in montagna verrebbe da pensare che qualcuno li ha scritti nottetempo sulla prora di una nave in balia di una tempesta !

Ma che sarà!? Ma che dirà!?

Che sia un atto civico in memoria di qualche caduto di mafia? Uhmmm….Non penso proprio…

Che sia qualche buontempone che vuole salutare i novelli sposi che tra poco passeranno di li? Uhmmm…Non sempre.

Che qualche tifoso di calcio li abbia dimenticati li dopo la vittoria del mondiale? …Possibile ma non probabile.

E allora mentre rallento un poco e schiaccio il naso contro il parabrezza per vedere meglio ( con il forte rischio che qualcuno, provenendo ad alta velocità da dietro, sodomizzi il baule della mia auto, cosa che, converrete con me, è sempre abbastanza spiacevole…!) leggo frasi del tipo: 2 GIORNATE DI VILLABERZA (più che una festa ricorda una battaglia campale...) oppure: FELINA E' DI MODA (molto sintetico... ma che vuol dire?!).

Insomma, pubblicità…!? Eh si, si tratta proprio di reclame casereccia per sagre nostrane!

In un attimo realizzo quanto le tasche dei montanari siano miseramente vuote! Denaro per realizzare manifesti cartacei o vinilici non se ne vede neanche l'ombra . Lo sforzo di certe pro-loco per tentare di rianimare paesini in disperato debito di ossigeno è, per certi versi, ammirevole. Ma poi sorge una più calibrata valutazione: affidarsi a una così grossolana pubblicità non è come tirarsi la zappa sui piedi? Mi dico: se questo è il biglietto da visita che possono offrire, è meglio non indagare su cosa potrebbe essere quella festicciola paesana…! E poi (immedesimandomi sempre più nei panni del turista): se tanto mi da tanto se vado a quella festa corro il rischio di non trovare neppure una sedia per sedermi un attimo!

E se un turista ragionasse in questi termini avrebbe torto?

E poi (di nuovo nei panni del residente): quelle affissioni - che non si può proprio dire abbiano un alto valore paesaggistico - sono regolari od abusive?

Che dire…: speriamo che i turisti in visita ai nostri monti non si facciano tante domande. E speriamo soprattutto che quelle lenzuola non stiano a significare che, dal punto di vista turistico, l'Appennino ha definitivamente alzato bandiera bianca.