Home Cronaca Il vicesindaco Fabio Bezzi sulla vicenda Piccinni…

Il vicesindaco Fabio Bezzi sulla vicenda Piccinni…

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Sulle recenti polemiche suscitate dalla sospensione del Geometra Enzo Piccinni, interviene il vicesindaco di Castelnovo ne' Monti ed assessore all’Urbanistica Fabio Bezzi.

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Non è nel mio stile aprire polemiche giornalistiche: tendenzialmente preferisco abbassare i toni, ma visti gli attacchi personali ricevuti nei giorni scorsi mi sembra necessario fare alcune precisazioni. Vorrei limitarmi a due ordini di problemi: in primo luogo la gestione organizzativa e politica dell’edilizia nel Comune di Castelnovo ne’ Monti, ed in secondo luogo l’avvio e la conclusione di un procedimento disciplinare nei confronti di un dipendente comunale. Naturalmente i due aspetti non sono strutturalmente separabili.

Credo che a tutti sia noto come negli ultimi anni, per disposizioni regionali e nazionali, siano profondamente cambiate le responsabilità che attengono ad una pratica edilizia. Una volta il Sindaco presiedeva la Commissione edilizia e seguiva l’iter fino alla firma della concessione. Oggi i tecnici privati predispongono i progetti per i cittadini e per le imprese, da inoltrare agli uffici comunali preposti. Devono conoscere norme nazionali, regionali e comunali, e sono pienamente responsabili rispetto ai contenuti della documentazione che presentano, responsabilità sanzionata anche penalmente. Così è la legge: essi sono i primi protagonisti nell’applicazione delle norme e della verifica delle conformità urbanistiche.

Le pratiche edilizie sono poi protocollate e seguite da un istruttore tecnico, che a propria volta ne verifica la conformità alla norma.
Gran parte delle pratiche edilizie vengono presentate e valutate dalla Commissione per la qualità architettonica ed il paesaggio (ex Commissione edilizia) in termini esclusivi di impatto architettonico e paesaggistico, secondo specifici criteri di indirizzo.
Il Responsabile dell’Ufficio Tecnico firma poi il permesso di costruire.

Nel Comune di Castelnovo ne’ Monti il ruolo di istruttore tecnico è stato ricoperto negli ultimi 10 anni dal Geometra Enzo Piccinni, e i responsabili degli uffici tecnici sono stati diversi.

Certamente l’assessore competente o il sindaco hanno avuto responsabilità sulle pratiche edilizie, ma esclusivamente politiche: è indubbio che i protagonisti principali sono altri, i tecnici.

Purtroppo si sono verificati gravi casi nel recente passato (la casa torre di Montecastagneto, l’abbattimento di un edificio storico in centro ed altri), in netto contrasto con le linee dell’Amministrazione e la cui istruttoria tecnica non è stata attenta e scrupolosa. Si è perciò reso necessario un forte cambio di rotta, anche al fine di evitare altri errori. Noi amministratori abbiamo perseguito con decisione l’annullamento degli atti, cercando di ripristinare lo stato delle cose quando possibile: azioni che hanno portato, ad esempio sulla casa di Montecastagneto, al pieno riconoscimento delle ragioni del Comune sia davanti al Tar che al Consiglio di Stato.

Abbiamo poi avuto “l’ardire” di fare scelte organizzative precise sui nostri uffici competenti, con un cambiamento deciso, strumenti e risorse nuove. Abbiamo aperto (è tuttora in corso) un confronto con i tecnici privati proprio perché il loro ruolo è importantissimo. Abbiamo spiegato, motivandole, le scelte di indirizzo che l’Amministrazione si è data. Abbiamo detto tutto questo pubblicamente, anche in risposta ad una interpellanza presentata dall’opposizione, senza scaricare responsabilità su alcun dipendente.

Di contro Piccinni mi ha accusato pubblicamente di falsità dichiarando in sintesi che tutto era sempre andato bene e lasciando intendere poca trasparenza da parte dell’assessore. Dichiarazioni gravissime e infondate che hanno immediatamente richiesto l’avvio di un iter disciplinare, previsto dalla legge e dal contratto, avviato non da me ma dagli uffici competenti. Capisco che l’esito finale abbia contrariato il dipendente, ma forse egli deve riflettere sulle proprie responsabilità.
Il consigliere regionale Filippi si è inserito, come è suo costume politico, in modo becero e diffamatorio nelle vicende altrui. A lui ha già risposto il sindaco.
Sono stato maggiormente stupito dal tono, stranamente vicino a quello di Filippi e meno equilibrato rispetto al solito, usato dal consigliere provinciale Tarcisio Zobbi. I due sono forse innervositi dalle recenti sconfitte elettorali e a corto di argomenti seri. Voglio dir loro che delle diffamazioni si occuperanno i legali: io sarò sempre disponibile ad un confronto civile sui temi della qualità edilizia ed urbanistica, ma non intendo proporre di cambiare le strategie dell’amministrazione su temi di così grande rilevanza pubblica.