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Al Castello di Sarzano si parla di Adriano Olivetti

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Per la serie di incontri organizzati dal CSC (Coordinamento Sociale Cristiano) dal titolo "Profili Paralleli", venerdì 23 giugno alle 21, nel Castello di Sarzano concesso dal Comune di Casina, si parlerà di "Adriano Olivetti: l'azienda, comunità di persone".
Dopo i saluti e l'introduzione di Carlo Fornili, Sindaco di Casina, e di Luigi Bottazzi, Presidente del CSC, sarà Giorgio Campanini, docente alla Università di Parma, ad affrontare il tema della serata.
Sono previsti interventi di don Carlo Castellini, Parroco di Vetto, e di Giuseppe Domenichini Presidente di Federmeccanica.
Seguiranno il dibattito e le conclusioni.

ADRIANO OLIVETTI (1901-1960)
Straordinaria e poliedrica figura di imprenditore è stato anche uomo di cultura, politico, intellettuale, editore ed urbanista, che ha saputo coniugare un'intima inclinazione religiosa con la sua piena responsabilità di uomo moderno.
Divenne direttore della Olivetti nel 1933 e Presidente nel 1938.
Si oppose attivamente al regime fascista e durante la guerra riparò in Svizzera per poi riprendere le redini dell'azienda nel dopoguerra.
Sotto la sua guida la Olivetti divenne la prima fabbrica al mondo di prodotti per ufficio con, alla sua morte, oltre 36.000 dipendenti di cui la metà all'estero.
Fondò la rivista "Comunità"attorno alla quale sorse un vero e proprio movimento politico.
Si ispirò alle idee di Emmanuel Mounier e Jacques Maritain e influenzò fortemente, col gruppo di intellettuali raccolti attorno alla rivista, il movimento cattolico degli anni 50 e 60.
Sindaco di Ivrea nel 1956 e poi nel 1958 deputato, morì improvvisamente nel 1960.