Home Cronaca La nuova lettera di don Marco da Ipirà

La nuova lettera di don Marco da Ipirà

10
0

1 de maio de 2006, Sao Josè, operario

Un saluto a tutti gli amici iniziando un altro mese. In Italia sembra sia cambiato il governo, dobbiamo dire che gli italiani che vivono all’estero hanno le loro responsabilità, hanno aiutato a fare la differenza, non sappiamo se è un merito o demerito... il tempo lo dirà. Siamo in clima elettorale anche qui, le politiche ci saranno a ottobre (ogni 4 anni), ma già i vari deputati è da tempo che appaiono di qua e di là in cerca di voti. Tanto per essere un po’ cattivo, si potrebbe dire che “alcuni” di loro lavorano per se stessi per tre anni, il quarto anno cominciano ad occuparsi degli elettori e dei poveri... speriamo bene.
Quante cose da mettere a posto in questo Brasile... quali contraddizioni. Alcuni giorni fa grandi feste e commemorazioni da parte del Presidente della Repubblica per aver raggiunto l’indipendenza a livello di produzione di petrolio. Il Brasile ora è autosufficiente in termini di produzione petrolifera, pensate un po’, non è poca cosa. D’altra parte nelle campagne chi ha qualche mucca e che produce latte (di ottima qualità) prende 25 centesimi di reais (10 cent. di euro) al litro. Una miseria, e non sempre vengono pagati puntualmente. Ma questo discorso ci porterebbe lontano, è solo per dire della ricchezza di un paese e dell’ingiustizia allo stesso tempo. Politici che elogiano il livello di educazione (che è un vero disastro), ed i loro figli sono a studiare nelle grandi capitali o all’estero. Cambiamo discorso. Gli esempi sarebbero molti.
E’ piovuto un po’, è tutto verde, la gente comincia a seminare mais e fagioli, è la speranza del seminatore, il quale fa la sua parte, poi il resto non dipende da lui... I meteorologi avevano previsto un anno di grande secca: quando parlo di questo con la gente delle campagne, per provocarli, la risposta è sempre la stessa: “quando gli uomini vogliono sapere più di Dio, vedi....”.
Cari amici, io sto bene, il lavoro è sempre molto e non diminuisce, con pazienza si cammina.
Buon mese di maggio, qualche Ave Maria non fa male...
Um abraço a todos.

Pe.Marco