Home Società Se il medico è depresso mandiamolo a meditare

Se il medico è depresso mandiamolo a meditare

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Chirurghi in perenne stato di ansia con l'incubo del bisturi. Anestesisti depressi per il troppo lavoro. Cardiologi stressati che litigano con i colleghi.

A loro l'Asl di Bologna, unica in Italia, offre l'opportunità di guarire con corsi gratuiti di benessere organizzativo. Due giorni di full immersion in luoghi isolati, come monasteri e agriturismi, per apprendere le tecniche psico-corporee.
Medici e infermieri sull'orlo di una crisi di nervi imparano, attraverso il rilassamento e la meditazione, a bloccare il lavorio mentale ed attivare un processo di rigenerazione psicologica che produce benessere interno e serenità.

Il risultato è sorprendente: quando tornano al lavoro sono tranquilli, motivati, ben disposti verso gli altri e pronti ad instaurare un nuovo clima di collaborazione con i colleghi. L'Asl bolognese, oltre a formare i propri dipendenti alle tecniche scientifiche più all'avanguardia, si preoccupa dunque di prendersi cura di chi cura. I corsi sono iniziati nel 2003, si tengono due volte all'anno e sono aperti anche ad operatori sanitari di altre Asl italiane.

Ad organizzarli è Gioacchino Pagliaro, direttore dell'unità operativa di Psicologi clinica ospedaliera dell'Asl di Bologna nonché docente a contratto di Psicologia clinica alla facoltà di Psicologia dell'università di Padova.
"I corsi", spiega, "prevedono una breve parte teorica su che cos'è lo stress e su come la tensione e l'ansia contribuiscono a cambiare il carattere delle persone. Quindi si sperimentano le tecniche psico-corporee per entrare in contatto con se stessi e discutere in gruppo quello che si è provato. Poi si apprendono pratiche di meditazione terapeutiche, studiate per la prima volta da Herbert Benson, finalizzate a trattare specifici disturbi come lo stress e il senso di stanchezza mentale".

La meditazione, in questo caso non finalizzata a obiettivi spirituali e religiosi, serve a bloccare il lavorio mentale e a ricreare l'equilibrio interiore. Le tecniche sono quelle che Pagliaro stesso ha appreso in un percorso compiuto tredici anni fa con un medico tibetano che è stato direttore del Meen Tse Kang, la massima struttura sanitaria dei tibetani fondata dal Dalai Lama.
Tecniche conosciute e ampiamente utilizzate negli Stati Uniti e in Giappone.

"In due giorni", spiega Pagliaro, "cambia l'atteggiamento dell'operatore sanitario che da stanco, disaffezionato al lavoro, insoddisfatto per le relazioni con i colleghi, scopre una condizione di benessere che gli consente di ridisegnare il rapporto con se stesso e con gli altri. Si torna più entusiasti, con uno spirito più collaborativo, molto più disposti alla critica senza subirne gli effetti come qualcosa di devastante".
Al corso partecipano 15-20 persone alla volta, un terzo delle quali esterne all'Asl: i dipendenti non pagano, gli altri sì. Chi ha partecipato al corso base chiede di essere ammesso a quello avanzato. Chi ne ha sentito parlare, spera di essere accettato al prossimo.
Nell'anno appena cominciato sono in programma tre nuove edizioni. Inoltre, il 22 e 23 maggio, Pagliaro ha organizzato il convegno "Emozioni, malattia e benessere", al quale parteciperà Herbert Benson, insieme alla moglie Marilyn Wilcher con la quale dirige il Mind-Body Institute della Harvard Medical School di Boston, che terrà tra l'altro un'esperienza pratica della metodologia Mente-Corpo che l'ha reso famoso nel mondo.

Articolo tratto da: www.repubblica.it