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Immigrati: lettera aperta agli amministratori busanesi

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Torna sul tema della deliberazione con la quale il Comune di Busana auspica la concessione del voto ai cittadini immgrati Marino Friggeri, consigliere del medesimo consesso. Lo fa con una lettera aperta che di seguito pubblichiamo.

Il Consiglio comunale di Busana ha provveduto nei giorni scorsi a compiere un atto importante che riguarda l'estensione del diritto di voto ai cittadini stranieri.
Si è trattato di un fatto rilevante, e come tale doveva essere valutato, ad iniziare dalla verifica delle convergenze di tutto il Consiglio sul testo della mozione presentata dall’assessore Costa.
La convergenza c’è stata solo parzialmente, e limitata nella discussione, e non è stata colta nel suo vero significato politico.
Io credo che nella vita amministrativa non si commetta alcun peccato a riconoscere le diversità e le affinità; se così non fosse non saremmo soggetti capaci di discernere tra bene e male.

Ho ritenuto - e ne sono ancora convinto - che le questioni legate al diritto al voto dei cittadini stranieri non siano assimilabili agli schieramenti politici ma che appartengano alle convinzioni personali ... Nell’affermare questo sono rispettoso della scelta di ciascun consigliere presente, sia di chi si è espresso a favore sia chi ha votato contro sia di chi, come me, si è astenuto.
Peccato che la bandiera di una certa ideologia, a Busana, venga issata ancora in alto sulla vita politica e sventoli ancora, malgrado l’assenza del vento dell’est.
Ho scelto di astenermi sul testo presentato anche se avrei votato a favore (l’ho dichiarato anche in Consiglio comunale) se il problema del diritto al voto dei cittadini stranieri fosse stato inserito in un contesto più ampio ...

E’ infatti nella società che tutti i cittadini maturano diritti e doveri; è nella società che i diritti al lavoro, alla casa, all'assistenza, all’istruzione ... si concretizzano. Nel contempo è nel vivere comunitario che si debbono assolvere i doveri verso i singoli, verso la società e verso lo stato.
Appartengono a questi ultimi l’accettazione delle diversità culturali e religiose e delle forme organizzate della vita sociale, la scuola, il rispetto delle leggi, nessuna esclusa. Questo processo di integrazione passa attraverso l’accettazione da parte nostra delle diversità culturali e religiose esistenti.

Per concludere, ritengo che tutto il Consiglio comunale di Busana debba riflettere sull'occasione persa: quella di poter far capire a tutti (con un atto istituzionale e coraggioso) che l’immigrazione e il diritto al voto ai cittadini stranieri, accompagnato dal rispetto della Costituzione italiana nella sua interezza, sono argomenti che uniscono e non dividono.

(Marino Friggeri, consigliere di opposizione al Comune di Busana)

PS - Un frate francescano ha rilasciato oggi (ieri, ndr) una dichiarazione alla stampa reggiana che così recita: "A Reggio Emilia ci sono i soldi per fare le Vele di Calatrava e non si trovano i soldi per fare una tettoia per riparare dal freddo e dalla pioggia tutti gli extracomunitari che attendono ore e ore, a volte notti intere, il loro turno per avere il permesso di soggiorno“.