Sono stati completati a Ligonchio i lavori sulla Sp 18 che da Ospitaletto porta al Passo Pradarena, dove la Provincia di Reggio Emilia ha provveduto al ripristino dei muri di contenimento della scarpata di monte e di valle. "Le necessità del territorio sono tante, ma al contrario si assottigliano le disponibilità economiche della Provincia che, fra manovre e contromanovre, non fanno che diminuire – commenta l'assessore provinciale alle infrastrutture Alfredo Gennari - Siamo quindi soddisfatti quando riusciamo a garantire interventi sulle strade provinciali che incrementano la sicurezza e sono richiesti dai cittadini, come nel caso della Sp 18 dove i muri in sasso che abbiamo realizzato sono non solo utili ma anche belli, riprendendo le tradizioni costruttive locali".
"In questa zona siamo anche intervenuti sulla Sp 91 che collega Collagna a Ligonchio e Ospitaletto – continua l’assessore Gennari - A Vaglie sono stati ripristinati due attraversamenti dove lo scolo delle acque, se non è ben convogliato, può incidere sulla stabilità della strada. Anche in questo caso i muri sono stati ricostruiti in sasso e abbiamo realizzato cordoli e travi in calcestruzzo che hanno consentito l'inserimento di guard-rail di protezione. La Provincia ha inoltre effettuato asfaltature a Montecagno, sulla Sp 59 che da Ligonchio va a Villa Minozzo".
Nel complesso questi interventi hanno avuto un costo di circa 90.000 euro.
Dissesto stradale
E’ encomiabile che l’assessore provinciale Gennari si sia prodigato per il mantenimento dell’agibilità delle provinciali SP 18 di Ospitaletto-Pradarena, della SP 91 di Collagna-Ligonchio e della SP 59 che da Ligonchio va a Villa M., ma le frane sul manto stradale della provinciale Sparavalle-Passo del Lagastrello ormai non si contano più. Sono stati posizionati innumerevoli cartelli di percorrenza a 30 km all’ora. Mi chiedo (e chiedetevelo anche voi) come può fare un pendolare a raggiungere il posto di lavoro? Come può fare il turismo a prendere piede?
(Commento firmato)
Lettera aperta all’assessore provinciale Gennari
A seguito delle dichiarazioni dell’assessore provinciale alle infrastrutture Alfredo Gennari, comparse sui media, riferite ai lavori effettuati sulla provinciale 91 nel tratto Collagna-Vaglie- Ligonchio, si ha la sensazione che gli interventi manutentivi siano la panacea di tutti i mali, rispetto ai problemi della SP 91. Purtroppo non è cosi. Infatti, per anni, la precedente giunta Franchi di Ligonchio, di cui facevo parte, ha sempre segnalato alla Provincia, soprattutto per il tratto nel comune di Ligonchio, con foto e documentazione allegata, lo stato di degrado e l’esigenza di intervenire senza ottenerne risposta. Anche singoli cittadini e la stessa Lega presentarono ampia documentazione e interpellanza sulla SP 91. Gli stessi consiglieri Tombari e Albertini vennero personalmente a verificare e documentare l’incredibile degrado. Ho preso atto, tuttavia, che pur con gravissimo ritardo, negli ultimi tempi qualcosa è stato fatto, ma che rispetto ai problemi complessivi è assolutamente insufficiente.
La strada presenta, tuttora, un fondo dissestato con asfaltature, caditoie, muretti, ecc. mancanti da decenni, mentre il tutto è stato risolto con qualche precario rappezzo. Questo dà il senso del poco interesse per una strada come questa, che dovrebbe avere la dignità di chiamarsi provinciale.
I ponti, quelli del Rio (Vaglie-Coperchiaia) e sul ponte Secchia (Collagna), presentano parapetti pericolanti, sgretolature e precarietà da terzo mondo! Faccio presente che la 91 è una via di comunicazione per lavoratori, corrieri, turisti e per i nostri concittadini emigrati che ritornano a casa per il periodo di ferie.
Caro assessore, sarà anche vero che oggi mancano le risorse economiche, ma sono decenni che questa strada non viene considerata nel suo complesso: solo interventi parziali che non risolvono il problema. Certamente si doveva e si poteva fare di più. Ma è mai possibile che la montagna debba rimanere come una riserva indiana! Nessuna realizzazione importante è stata fatta: fondovalle, SS 63, ecc., solo il degrado e la trascuratezza sono i risultati che tocchiamo con mano. In altre zone, forse elettoralmente più importanti, si fanno ponti, viadotti, rotatorie, mentre i montanari continuano a vivere la loro precaria condizione! Poi si parla di spopolamento della montagna! Non sono abituato ad aprire inutili polemiche, ma La inviterei ad un giro in auto sulla strada in questione, per dimostrarLe che quanto affermato troverà un preciso, inequivocabile riscontro.
Aspetto una sua risposta in merito e spero accetti il mio invito: sarebbe una dimostrazione di sensibilità, non solo per il sottoscritto, ma per l’intera comunità montanara.
La ringrazio per l’attenzione.
(Domenico Zanicchi, Vaglie di Ligonchio, tel. 3381604209)