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Cena di condivisione in occasione della fine del Ramadan

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Ieri sera, ultimo sabato del Ramadan, presso il Circolo sociale culturale islamico di via Flavio Gioia a Reggio Emilia, si è svolta come negli anni scorsi una cena di condivisione. Don Daniele Simonazzi, coordinatore della Commissione diocesana per i rapporti con i musulmani, ha partecipato all'incontro, recando una lettera personale del Vescovo Adriano Caprioli. La lettera è un'eco del messaggio dal titolo "Cristiani e musulmani: promuovere la dimensione spirituale dell'uomo", che il cardinale Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso, ha diffuso in occasione della fine del Ramadan 'Id al-Fitr 1432 h . / 2011 a.d., il 29 agosto. La sala stampa della S. Sede annota che, "oltre all'originale in francese, il messaggio è stato inviato ai musulmani anche in inglese, italiano, arabo, albanese, bahasa (Indonesia), bangla, bulgaro, cebuano (Binisaya), cinese tradizionale, cinese semplificato, croato, farsi, greco, hausa, kazako, kiswahili, kyrghyzo, neerlandese, polacco, portoghese, russo, spagnolo, tadijko, tagalog, tedesco, thailandese, turco, urdu, wolof".

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Agli amici musulmani presenti in Reggio Emilia

La conclusione del Ramadan mi dà la possibilità di rivolgervi i più cordiali auguri perché le preghiere, il digiuno e l’attenzione al prossimo che hanno caratterizzato questo periodo della vostra vita abbiano alimentato la professione di fede nell’unico Dio. Coltivare la propria vita religiosa è segno di attenzione alla formazione della persona umana. Di questo esempio hanno maggiormente bisogno le nuove generazioni, le quali vivono in un contesto culturale segnato dal relativismo e dal secolarismo. Anche noi cristiani sentiamo impellente questa esigenza. Siamo convinti che senza questa attenzione non sia possibile costruire una società nuova. Solo se si ha cura della dimensione spirituale dell’uomo si può diventare più responsabili della società, più disponibili nella ricerca del bene comune, più operatori nel fare comunione di tutte le diversità. Per questo le religioni hanno nel mondo una grande responsabilità: essere testimoni della presenza del mistero di Dio nella storia e diventare capaci di trasmettere quei valori che rendano già “beata” qui sulla terra la vita di ogni uomo. In questa prospettiva, quanta strada cristiani e musulmani possano compiere insieme.
Chiedo a Dio di dare a voi e a noi tutti rinnovate energie spirituali.
Con senso di amicizia.

(Adriano Caprioli, vescovo, Reggio Emilia, 27 agosto 2011)