«GERTRUDE: Una disgrazia incalza alle calcagna un'altra, tanto presto si succedono. Laerte, tua sorella s'è annegata.
LAERTE: Annegata! Ah, dove?
GERTRUDE: C'è un salice che cresce di traverso a un ruscello e specchia le sue foglie nella vitrea corrente; qui ella venne, il capo adorno di strane ghirlande di ranuncoli, ortiche, margherite e di quei lunghi fiori color porpora che i licenziosi poeti bucolici designano con più corrivo nome ma che le nostre ritrose fanciulle chiaman "dita di morto"; ella lassù, mentre si arrampicava per appendere l'erboree sue ghirlande ai rami penduli, un ramo, invidioso, s'è spezzato e gli erbosi trofei ed ella stessa sono caduti nel piangente fiume. Le sue vesti, gonfiandosi sull'acqua, l'han sostenuta per un poco a galla, nel mentre ch'ella, come una sirena, cantava spunti d'antiche canzoni, come incosciente della sua sciagura o come una creatura d'altro regno e familiare con quell'elemento. Ma non per molto, perché le sue vesti ppesantite dall'acqua assorbita, trascinaron la misera dal letto del suo canto a una fangosa morte».
“IL GABBIERE”
In onda: lunedì ore 21 – mercoledì ore 11 – sabato ore 16
Pensato e raccontato da Luca Caselli.
Attore interprete: Roberto Mercati ([email protected])
Ascolta le puntate precedenti: clicca qui
Per una visione dell'opera Ophelia in dettaglio clicca qui