"Dal 1 Maggio scorso ha chiuso i battenti l'albergo, bar, ristorante Bianchi, storico locale di Busana. La gente avverte questo fatto in modo preoccupato, traendone generalmente indicazioni negative per la socialità del paese e non solo.
Il Sindaco Govi, meritoriamente, reagisce, offrendo licenza gratuita ed ogni possibile sostegno ad eventuali nuovi gestori.
Ciò mi porta ad alcune riflessioni (per la verità per me non nuove) che mi pare utile segnalare ed indirizzare a politici ed amministratori di ogni livello.
Parto da una domanda; come mai pur essendo Busana un centro abitato in un Parco Nazionale,provvisto di servizi quali micro-nido, scuole elementari e medie, municipio, poste, banca, campo sportivo, campo da tennis, palestra e avendo a dodici minuti di auto le scuole superiori e l’ospedale, un'attività economica storicamente presente non trova continuità di gestione?
La risposta, che a me pare evidente, è il Parco ed i servizi non bastano a frenare il costante invecchiamento della popolazione e quindi della progressiva naturale decadenza di un territorio.
La mia opinione è che senza interventi strutturali quali una viabilità moderna ed investimenti massicci, ad esempio sulla manutenzione del territorio ed ambientale, che creino da un lato la possibilità di un pendolarismo sostenibile con il mantenimento della residenza in loco e dall'altro posti di lavoro sul territorio del crinale, l'abbondanza di servizi non bastano a cambiare l'economia del nostro territorio".
(Claudio Bucci)
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Bucci afferma una cosa ovvia. Il Parco non può fermare l’invecchiamento di un’area, soprattutto se le sue risorse a disposizione sono meno di quelle di un comune di piccole dimensioni in un’area che, invece, è a cavallo di più province. Sostiene, approfondendo, che sarebbero risorse e massicci investimenti.
Eppure il presidente Giovanelli a più riprese parla, invece, di progetti immateriali, green economy, imprenditorialità diffusa, in barba alla viabilità che, invece, porterebbe via le persone.
Probabilmente la verità sta nel mezzo: il crinale si potrebbe salvare sommando gli uni (progetti e imprenditorialità ) e gli altri (la viabilità e quella informatica). Ho qualche perplessità sui massicci investimenti. Le cito il caso di Ligonchio che, un secolo fa con la diga e la centrale idroelettrica sull’Ozola, si è seduta sullo Stato. Venuta a meno l’attività dell’Enel, il paese è prima è stato delocalizzato (al seguito degli operai) a valle, poi è collassato e oggi non ha più ricambio generazionale. Ne cito un altro: Vagli, di là dal crinale è la dimostrazione attuale che una diga idroelettrica (pur utile dal punto di vista ambientale) non porta sviluppo né turismo. A volte la storia insegna (g.a.)
chiarezza
Concordo con le tue considerazioni, ma occorre fare chiarezza su quanto apparso sulla stampa e nel comunicato affisso dal sindaco di Busana, LE LICENZE PER BAR RISTORANTE SONO GRATUITE, non è corretto trasmettere alla popolazione messaggi distorti delle regole e leggi.
Per quanto riguarda il sostegno ai possibili gestori, è un dovere degli amministratori essere vicini a nuove attività, ma anche alle esistenti, per evitare il peggio,con divulgazione, informazione, sollecitazione su misure e bandi pubblici emanati da enti superiori. Tutto ciò però sino ad oggi non è stato fatto, più volte abbiamo segnalato nei consigli comunali il problema, ma è rimasto lettera morta. Il comune se intende fare azioni concrete di salvaguardia ed aiuto a TUTTE le attività, come da nostra segnalazione deve togliere l’ ICI o ridurla appunto alle attività. Questa sarebbe un’azione diretta e non parole su propositi anche male interpretabili. I fondi si trovano, guarda ad esempio la realizzazzione dell Fontana di Cervarezza, il comune ha sborsato attorno a 50000 euro ed altrettanti li ha pescati in bandi che potevano servire ad altre azioni prioritarie e chissa quanti altri fondi dovrà utilizzare negli anni a venire per la manutenzione ed i disastri che comporterà detta opera faraonica, fuori luogo e tempo.
Ho scritto al sindaco per chiarire questi messaggi distorti, ma nessuna risposta, solo voci di strada che dicono: che bravo, era ora. Un detto popolare “chiudi la stalla quando i buoi sono scappati”
Cordialmente
(Fabio Leoncelli)
Mi scusi Signor Bucci…
Mi scusi perchè pur conoscendola come persona capace e molto vicina alla montagna, oggi non condivido nulla di quello che scrive. Il miglior ristorante della montagna è a detta di tutti quello di Miscoso, il più irraggiungibile e il più viabilisticamente sfortunato ristorante della montagna. Vada a fare un giro a Cerwood e faccia due chiacchiere con i gestori si faccia raccontare i loro sogni, le loro idee e li segua quando girano mezza Italia a promuovere la loro attività e vedrà la green economy. Si metta a tavola con i ragazzi dell’Ecomaratona che fanno conoscere Busana in tutta Italia. Per loro, come per tutti, la viabilità è importante, ma è grande la loro voglia di far conoscere agli altri il nostro appennino. Si fermi a guardare quello scempio della nuova fontana a Cervarezza o la sede della forestale a Busana: quelli sono il risultato degli investimenti massicci. Guardi quanto successo a Collagna due liste piene di vecchi della politica (per non dire di peggio) senza giovani, senza idee; due inerventi strutturali la ricostruzione della torre dei Vallisneri e un trenino a cremagliera tra Cerreto Alpi e Cerreto Laghi!!!. Per ultimo faccia un giro alla Pietra di Bismantova e mi dica se i “cittadini” di Castelnovo hanno presente cos’è la valorizzazione del territorio e l’accoglienza turistica. Dovremmo smettere di piangerci addosso e vedere sempre nero.
(mc)
PS per il Ristorante una piccola cooperativa tra i pensionati e i nipoti di Busana non potrebbe provarci?
I Camerieri e cuochi dell’Ist Alberghiero dove vanno?
Vi informo che a Casteluovo abbiamo l’Istituto Alberghiero che ogni anno sforna dei cuochi e dei camerieri. Le istituzioni dovrebbero spronare questi giovani a mettersi in gioco, mettendoli al corrente che esistono delle opportunità per l’imprenditoria giovanile. Solo così possiamo ringiovanire il nostro territorio. Forza ragazzi, datevi da fare, informatevi, presentate i vostri progetti,non sopite i vostri sogni.
(Maura N.)