L’ospitalità e la ricettività di seconde case private, di appartamenti e case in locazione in Appennino rappresentano un fenomeno significativo in termini quantitativi, ma i dati ad esso associabili sfuggono alle statistiche in quanto molto del valore economico generato non emerge fiscalmente.
Le zone d’ombra toccano anche il livello qualitativo offerto che non fa riferimento a nessuno standard o norma, ma è lasciato alla trattativa privata.
Tuttavia esistono esperienze di costituzione di gruppi organizzati in club di prodotto o aggregazioni d’interesse per rilanciare il mercato degli appartamenti turistici partendo dall’individuazione di criteri minimi di qualità, identificabili in: disciplinari di regolamentazione; erogazione di servizi in sinergia; classificazione delle residenze in base a livelli di comfort e ulteriori dotazioni rispetto agli standard minimi; adozione di piani e strumenti promozionali e pubblicitari comuni.
La valorizzazione di un circuito di qualità di seconde case è inoltre un elemento in grado di incentivare la salvaguardia, il recupero ed il miglioramento del patrimonio architettonico storico.
Le agenzie immobiliari e i proprietari di seconde case ad uso turistico possono valorizzare l’offerta attraverso un miglioramento qualitativo e una strategia commerciale più incisiva.
Programma:
- Ugo Caccialupi –Sindaco del Comune di Collagna (RE)
o Saluti e apertura del seminario
- Andrea Macchiavelli - docente di Economia del Turismo, Università di Bergamo
o Le abitazioni turistiche: diffusione, utilizzo e implicazioni sulla destinazione. Casi e buone pratiche
- Daniele Sargenti - Presidente del Consorzio Valli del Cimone (MO)
o L’esperienza del Club di Prodotto Sweet Home nell’Appennino modenese
- Bruno Violi - Responsabile area territoriale Modena ASPPI Associazione Sindacale Piccoli Proprietari Immobiliari
o Aspetti normativi e fiscali. Vincoli e opportunità per valorizzare un immobile a uso turistico
- Pierluigi Saccardi – Vice presidente Provincia di Reggio Emilia con delega alle attività produttive, commercio, turismo, lavoro.
o Conclusioni e possibili piste di sviluppo e d’intervento per il territorio dell’Appennino reggiano
Tutte le persone interessate ai contenuti del seminario possono partecipare.
Informazioni ed adesioni: per motivi organizzativi è gentilmente richiesto di confermare l’adesione possibilmente entro martedì 10 maggio 2011 per e-mail a [email protected] oppure telefonicamente al n° 0522 357500 IAL Emilia Romagna, Sede di Reggio Emilia.