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Castelnovo / Il “Cattaneo-Dall’Aglio” ancora vincitore!

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Per il quinto anno consecutivo gli studenti dell'Istituto scolastico superiore "Cattaneo-Dall'Aglio" di Castelnovo ne' Monti si sono confermati primi, e dunque ancora vincitori, al torneo di scacchi provinciale che si è tenuto a Reggio Emilia sabato scorso, 17 aprile. La gara ha avuto luogo in città, nella palestra del polo scolastico, sede dell'Istituto tecnico L. Nobili.

"Il gioco degli scacchi è il gioco che conferisce più onore all'intelletto umano", sosteneva il filosofo francese Voltaire; ma i nostri ragazzi non si sono solo limitati ad onorare le loro menti giocando ottime partite (che costituiscono la più grande soddisfazione di ogni scacchista), ma hanno anche conseguito una brillante vittoria.

Due erano le squadre in gara per conto del nostro istituto, entrambe capitanate con saggezza e fermezza dai professori Bizzocchi, Miscioscia e Verrucci:
la prima, risultata vincente su tutti i fronti, era costituita da Andrea Magnavacchi (4^P), Paola Miscioscia (1^A), Daniele Tondelli (3^I) e Mirko Zini (3^ ITI): la seconda, classificatasi alla quinta posizione dopo un acceso spareggio, era formata da Alessandro Boboia (4^D), Matteo Magnani (5^P), Samuele Pignedoli (5^P), Luca Reggioni (5^P) e Giacomo Tagliati (1^A).

Il gioco degli scacchi ha la capacità di migliorare l’attenzione, la concentrazione, l’empatia, la tolleranza, la pazienza, la perseveranza; insegnano a prendere decisioni difficili, a rendere la mente più flessibile, a verificare di continuo le proprie idee e a cambiare opinione senza rimpianto ogni volta che è necessario. In estrema sintesi, aiutano a pensare; e si capisce bene quanto sia salutare, in un’epoca come la nostra, in cui veniamo colpiti da una quantità enorme di informazioni, un gioco che ci aiuta a riflettere e a navigare intorno a sistemi complessi.

La bravura non dipende dal caso, dalla condizione sociale o dalle amicizie compiacenti, ma solo da se stessi. Chi vuol vincere deve trovare gli strumenti all’interno di sé, facendo buon uso della pratica precedente, degli insegnamenti ricevuti e dello studio. Per migliorare occorre applicarsi. Una grande lezione di vita, poichè, citando Schopenhauer, nella vita accade come nel gioco degli scacchi: noi abbozziamo un piano, ma esso è condizionato da ciò che si compiacerà di fare nel gioco degli scacchi l’avversario, nella vita il destino.

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