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Risaliti al fornitore

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Dal consumatore al produttore. I carabinieri del nucleo operativo della Compagnia di Castelnovo ne' Monti, durante gli approfondimenti investigativi correlati alla segnalazione di un giovane “montanaro” sorpreso con alcuni grammi di marijuana che deteneva per uso personale non terapeutico, sono risaliti al suo fornitore, individuato in un artigiano di Gattatico. Il quale, nella serata di ieri, al culmine di una mirata attività investigativa, è stato colto come si suole dire con le “mani nella marmellata”.

Questa in sintesi la premessa dell'operazioneculminata ieri sera con l’arresto dell’artigiano edile 36enne R.G.D.N., abitante nella frazione Olmo di Gattatico, ristretto al termine delle formalità di rito a disposizione della Procura reggiana titolare dell’inchiesta nella persona del sostituto Maria Rita Pantani. A lui i militari castelnovesi hanno sequestrato, tra l’altro, 240 grammi di marijuana e oltre 400 euro in contanti provento dell’illecita attività.

Ieri sera quando nel corso delle attività di “monitoraggio” di assuntori di stupefacenti, i carabinieri procedevano al controllo di un 54enne di Vezzano, fermato mentre rincasava e trovato in possesso di una scatola di plastica contenente circa tre grammi di marijuana, che l’uomo consegnava spontaneamente sostenendone l’uso personale. Condotto in caserma, dove veniva segnalato quale assuntore, gli investigatori acquisivano elementi che riconducevano al presunto fornitore dello stupefacente, individuato appunto nell'artigiano di Gattatico, ove i militari castelnovesi si spostavano effettuando un servizio di osservazione sotto l’abitazione dell’uomo.

Poco dopo la mezzanotte di ieri veniva notato arrivare l’interessato a bordo di un’autovettura, che veniva bloccata dagli operanti. Avuta la presenza dell’interessato i carabinieri effettuavano una perquisizione al fine di trovare i riscontri all’attività che si concludeva con esito positivo. Nel corso della perquisizione dell’abitazione venivano rinvenuti come detto 240 grammi di marijuana occultati in cucina, sequestrati insieme ad oltre 400 euro nascosti dietro ad una parete. Nel corso dell’attività i militari accertavano inoltre che in un piccolo orto recintato, di pertinenza dell’abitazione, erano state seminate almeno 15 piante di marijuana, in quanto dal terreno spuntavano in maniera evidente i relativi germogli, che venivano estirpati e sequestrati.