Il protocollo d’intesa che vuole valorizzare la figura di Pietro da Talada, il maestro di Borsigliana, insieme ai luoghi in cui ha vissuto ed operato, è stato firmato nella sede del Municipio di Piazza al Serchio, dove si sono riuniti, ospiti del sindaco Paolo Fantoni, tutti gli amministratori coinvolti nel progetto.
Paolo Fantoni, sindaco di Piazza al Serchio, ha commentato :”Il maestro di Borsigliana è un fiore all’occhiello per questo territorio, crediamo moltissimo in questo progetto che potrà rilanciare questa zona, bellissima ma ancora poco conosciuta”. Sandro Govi, sindaco di Busana: “Credo che questo progetto sia una grande occasione per rilanciare il territorio e per promuovere i contatti tra i due versanti d’Appennino; sono particolarmente contento perché proprio nel Comune di Busana si trova il paese di Talada, che ha dato i natali ad un artista così importante e che merita di essere conosciuto da un pubblico più vasto”.
Giorgio Pregheffi, sindaco di Ligonchio e assessore alla cultura dell’Unione dei comuni dell’alto Appennino reggiano, ha spiegato: ”Personalmente sono particolarmente felice di un progetto nato per unire i due territori, Emilia e Garfagnana, costruendo un percorso comune che oltre ad individuare le eccellenze culturali si potrà poi allargare anche a collaborazioni su altre tematiche”. Mario Puppa, presidente della Comunità montana della Garfagnana, dal canto suo: “Sono molto felice della collaborazione con gli amministratori che son qui presenti oggi. Lo studio delle opere del maestro ha un grande valore per la nostra comunità, verrà pubblicato in un volume apposito della Banca dell’identità e della memoria, che si affiancherà al depliant in cui verranno descritti i percorsi turistici che uniranno i luoghi in si possono ammirare questi capolavori”. Fausto Giovanelli: ”Questo è un territorio che ha una grandissima storia, proponiamo quindi questo viaggio tra natura e cultura che risponde pienamente all’idea di promozione del territorio del nostro Parco Nazionale, che unisce i due versanti d’Appennino”. Clementina Santi, presidente del Comitato scientifico: ”Nei due nomi con cui l’artista è conosciuto nei due versanti d’Appennino c’è già il legame che noi vogliamo evidenziare con questo progetto. Un obiettivo è anche quello di trovare nuove notizie sulla figura di Pietro da Talada, che non ha eguali in Emilia, per riconfermare anche in Garfagnana questa figura importantissima nel panorama del gotico internazionale. Vogliamo incrementare l’antico legame tra i due versanti dell’Appennino in modo da moltiplicare le occasioni di contatto per favorire anche un flusso turistico nuovo, proprio grazie alla valorizzazione dell’artista, delle sue opere e dei percorsi che uniranno i luoghi che le custodiscono”.