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TeatroLab 4 / Ospiti di una lezione sul palco i giovani di Spazio Raga

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Si è tenuta oggi al Teatro Bismatova di Castelnovo Monti una lezione aperta, ospitata da Teatrolab. Sul palco saliti apposta da Reggio Emilia, i giovani di SpazioRaga, un presidio educativo in via Turri per ragazzi tenuto dalla cooperativa Solidarietà 90, e dal comune di Reggio. I ragazzi hanno potuto provare una lezione sul palcoscenico, guidata dal loro docente Matteo Carnevali, già regista con Francesca Bianchi in vari progetti della montagna, quali Istituto Motti e Fa.Ce per la compagnia de I Coccodè.

Un susseguirsi di emozioni travolge chi segue il Festival da vicino. Si alternano momenti di attenta disciplina e impegno, a momenti di gioco e di libera espressività. Combinando intensità, creatività e valore educativo. Sorprendendo sempre per freschezza, innovazione, inventiva, che si crea attimo per attimo.

Incontriamo il direttore artistico, Daniele Franci, dopo questa lezione:

"Il Festival comporta duro lavoro, giorni di preparazione, organizzazione, coordinamento. Momenti faticosi si alternano a momenti di pura magia, quando sul palco avvengono eventi come quello di oggi. Questi ragazzi sono saliti da Reggio per provare su un palco una lezione, accolti all'interno di un festival che li valorizza, gli dà grande dignità. Questo mi ricarica fisicamente e moralmente. Ho il piacere e l'onore di lavorare con professionisti come Matteo Carnevali, con cui ascolto e sintonia permettono di creare attimi intensi di partecipazione e coinvolgimento con questi giovani. Ci lasciamo ispirare da loro, e già la loro presenza diventa gesto performativo. Inoltre lavorare con questi ragazzi mi porta sempre a stupirmi per la loro sincerità e la verità che portano nei laboratori, con le loro storie, il loro vissuto così autentico."

Soddisfatto di questa edizione? Ormai siete veterani al Bismantova.

"Sono felice di come sta procedendo il festival, dello staff del Motti, della collaborazione che c'è intorno, e della regia junior che ci affianca per il secondo anno. Nonostante i tempi, c'è tanta voglia di fare e creare arte da parte dei giovani, noi offriamo loro l'opportunità, ma il resto è tutta opera di queste meravigliose scolaresche. Arrivano e non vorrebbero più ripartire. Si emozionano e ci emozionano tanto. Partono con le lacrime agli occhi. Il paese ci esprime accoglienza e positività. Ci sentiamo a casa, le vetrine ci raccontano la loro partecipazione. L'anno scorso in marzo ci ha accolti un metro di neve, quest'anno anche il clima è clemente. Speriamo che on piova, abbiamo per l'occasione anche l'installazione del giovane artista Marco Bigazzi, che per l'occasione ha ricoperto la fontana di piazza Peretti con quotidiani. I monumenti di un luogo sono una memoria, si ricoprono di fatti e avvenimenti che però si sciolgono, come la carta, come le notizie. Una parte resta, una parte se ne va. I ricordi scivolano via come gocce di pioggia. E' importante mantenere viva la memoria."

E quello strano furgone parcheggiato di fronte al teatro, pieno di post it?

Seguite il nostro furgone, il festival continua...