Riceviamo e pubblichiamo.
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2011: nuovo secolo ma non c'è niente da fare, ogni conquista delle donne dei luoghi delle decisioni è ancora difficile. Così il provvedimento cosiddetto "quote rosa nei cda" che nella sua partenza alla Camera sembrava strada in discesa, cosa scontata, condivisa all'unanimità in realtà ha incontrato diversi ostacoli in Senato. Qui il governo ha tentato di rendere il provvedimento del tutto inefficace togliendo la sanzione della decadenza dei consigli di amministrazione quando le quote non vengono applicate e prevedendo la piena entrata in vigore (ovvero un terzo di presenza femminile) nel lontano 2021.
La discussione in Senato è stata lunga e solo grazie alla determinazione e all'opposizione del Pd a queste modifiche del testo che si tentava di annacquare ha mantenuto gli elementi fondamentali. Nel provvedimento finale, infatti, approvato in aula ieri, è stata ripristinata la decadenza dell'intero organismo che scatterà per quei cda che dopo una diffida di sette mesi e una sanzione che va da 100.000 ad un milione di euro, non avessero ottemperato alla norma (cioè da subito il venti per cento della quota prevista nel primo mandato e già un terzo nel secondo). In aula, in Senato, c'è stato un voto significativo che ha visto un'alleanza delle donne molto positiva e dunque una maggioranza schiacciante: 203 voti a favore, 14 contrari, 33 astenuti. Un voto importante ma non definitivo.
Ora nel passaggio alla Camera si presenteranno nuovamente i tentativi per modificarla e diminuirne l'impatto. Del resto lo ha annunciato il sen. Giovanardi nella sua dichiarazione di dissenso alla legge in cui ha auspicato nuove modifiche alla Camera. Peccato che Giovanardi che ha richiamato principi costituzionali non si sia mai preoccupato di garantire altrettanta costituzionalità per la discriminazione delle donne.
Come, al contrario, ha richiamato il presidente Napolitano nel giorno dell'8 marzo "il grado di impegno delle donne per affermare la parità è tra i principali indicatori della maturità e dello stato di salute dei sistemi democratici" e... "le donne italiane sono lontane dal raggiungimento della parità in vari campi". La strada è tortuosa, ma questo è comunque un risultato positivo e l'impatto sarà dirompente da subito. In una sfida che va condotta con costanza, giorno per giorno con la partecipazione diretta delle donne che hanno dato segnali importanti di nuova voglia di partecipare e di contare nella ricrescita di questo paese.
(Sen. Leana Pignedoli)
Solo a me le quote rosa paiono più una sconfitta che una conquista? Mi sembrano l’ammissione diretta di una società misogina di non essere in grado di migliorarsi, accontentando una delle sue parti discriminate con un “contentino” di facciata. La battaglia per la parità sessuale si dovrebbe combattere ricercando e screditando gli enti e le persone responsabili della discriminazione… Costringendo dei maschilisti ad inserire forzatamente nei consigli di amministrazione alcune donne su una base numerica e non su una convinzione personale, non si ottiene soltanto una vittoria di facciata?
(Giuliano Gabrini)