Confcooperative invita le cooperative associate a “celebrare degnamente” la ricorrenza del 150° dell’Unità d’Italia”. L’appello è contenuto in un documento approvato dal Consiglio di presidenza della centrale cooperativa, in cui si sottolinea, già in apertura, “lo straordinario valore della ricorrenza come occasione di memoria per tutto il Paese, come omaggio a quanti per la sua creazione e per la dignità degli italiani diedero impegno e vita, ma non di meno come opportunità per riflettere sui fondativi elementi di civiltà e di libertà che uniscono donne uomini tanto da farne Popolo e Nazione”.
Nell’affermare che “l’unità di un Paese è elemento imprescindibile per ogni sviluppo civile, morale, economico e sociale, strada maestra di ogni solidarietà”, il Consiglio di presidenza di Confcooperative aggiunge poi che “nell’unità si possono tutelare e valorizzare adeguatamente anche le diverse peculiarità territoriali, storiche e culturali senza che ciò significhi frammentazione o chiusure in forme di localismo prive di valore o pericolose laddove portassero con sé il rischio di forme di isolamento rispetto a scenari nazionali ed internazionali in cui sono in atto relazioni e scambi dai quali dipende tanta parte del futuro economico, del progresso scientifico, della ricerca, del rispetto dei diritti umani, delle condizioni di pace e di soccorso tra nazioni”.
Confcooperative ricorda poi che “la stessa cooperazione si fonda sull’affermazione quotidiana di valori di unità, condivisione ed equità che consentono di cogliere ogni istanza e ogni tensione ideale di migliaia di donne e di uomini”. E proprio da qui parte l’invito a “celebrare degnamente” il 150° dell’unità d’Italia nelle cooperative: “la celebrazione condivisa della ricorrenza – sottolinea il Consiglio di Presidenza di Confcooperative - è ragione ulteriore per consolidare legami tra cooperative e cooperatori su valori che trascendono qualsiasi ideologia o appartenenza politica o partitica, e la cooperazione sente forte il dovere – più che mai oggi, di fronte a divisioni e lacerazioni del tessuto politico e sociale – di offrire buoni esempi di coscienza civile e solidarietà in linea con i suoi principi fondativi”.
Confcooperative allarga poi il quadro delle valutazioni agli scenari internazionali: “l’unità degli italiani, delle donne e degli uomini, delle imprese e delle istituzioni – sottolinea il documento diffuso dal Consiglio di presidenza - è segno in tutto il mondo di una strada di coesione necessaria e al tempo stesso possibile anche in situazioni di crisi, nonché del valore aggiunto straordinario che un Paese – memore della propria storia e grato a quanti l’hanno costruita in ogni tempo - può dare anche alle sue stesse produzioni d’eccellenza in tutti i settori, che quotidianamente nascono da tante piccole e medie imprese legate a principi di responsabilità sociale e – in larga parte – alla funzione sociale che esprimono in primis le cooperative”.
Rivolgendosi alle Istituzioni, alle amministrazioni pubbliche, alle forze politiche e alle organizzazioni sociali, Confcooperative ripropone e riafferma infine “il valore pieno di una cooperazione autenticamente mutualistica, fonte di ricchezza economica, scuola di solidarietà e di democrazia”.