Home Cronaca E venne il tempo anche di ‘”oro pulito”

E venne il tempo anche di ‘”oro pulito”

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Dopo “Piazza pulita”, un’altra inchiesta condotta sempre dai Carabinieri della Compagnia di Castelnovo ne' Monti promette di scuotere fortemente la comunità montana dell’Appennino reggiano. Si tratta dell’operazione denominata “Oro pulito”. Si parla di un maxi giro di oro rubato che, allo stato attuale delle indagini, vede cinque giovani residenti nell’Appennino reggiano “ripulire” maxi partite di monili in oro trafugati durante i furti in appartamento piazzandoli presso i compro-oro di Reggio Emilia.

I militari castelnovesi hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Reggio Emilia quattro giovani residenti nel capoluogo montano, tre 20enni ed un 24enne, ed un giovane 23enne di Villa Minozzo, che saranno chiamati a rispondere dei reati di ricettazione e furto. L’inchiesta “Oro pulito” nasce a seguito di una specifica attività d’indagine volta a contrastare i delitti contro il patrimonio in alcuni comuni della zona montana, che, l’anno scorso, avevano visto un incremento di furti in abitazione e che, nell’ambito della comunità montana, risultavano sino ad allora un fenomeno assolutamente sotto gli standard provinciali. I comuni maggiormente interessati a tali reati risultavano essere quelli di Castelnovo ne’ Monti, Collagna e Villa Minozzo.

In alcuni casi, come accertato dai carabinieri in sede di sopralluogo, gli ammanchi d’oro nelle abitazioni trafugate sono risultati dei veri rompicapo, non essendosi rilevate effrazioni. In alcuni casi si è scoperto che a trafugare i preziosi ai derubati erano loro congiunti, che poi si rivolgevano ai complici della banda dell’oro che monetizzava cedendo i preziosi ai compro-oro. Attività che però nei compro-oro visitati dai carabinieri sono state regolarmente registrate e che quindi hanno consentito l’identificazione dei cinque indagati ora denunciati. Denunce che potrebbero rappresentare un primo tassello di un puzzle che potrebbe essere ricomposto con nuove denunce in un inchiesta che non è certamente conclusa.

Infatti, tra gli oltre 15.000 euro di preziosi recuperati mancano ancora 4.000 euro di oggetti in oro da restituire ai derubati. Per questo i carabinieri di Castelnovo ne' Monti invitano i cittadini che nel 2010 abbiano subito furti in appartamento a presentarsi con la denuncia presso la Compagnia per le eventuali operazioni di riconoscimento, che, in caso positivo, consentirebbero ai derubati di tornare in possesso degli oggetti in oro rimasti ancora in caserma in attesa di essere restituiti.

Oltre alla specialità dei furti in abitazione due degli indagati (un 20enne di Castelnovo ne' Monti e il 23enne di Villa Minozzo) sono risultati anche abili predatori delle slot, avendo nei loro confronti sempre i carabinieri castelnovesi ricondotto due furti in un bar del paese commessi il 3 novembre 2008 ed il 15 febbraio 2010, che hanno portato introiti costituiti dal contante custodito nei videopoker per un totale di circa 6.000 euro. A loro i militari sono giunti grazie alle analisi dei Ris di Parma, a cui i carabinieri hanno inviato le tracce ematiche repertate in sede di sopralluogo. Tracce ematiche che hanno delineato il profilo genotipico ricondotto agli odierni indagati.