Un buon racconto è spesso un racconto di viaggio. Per questo il Comitato Piano B avvierà lunedì 7 marzo, alle ore 21, dalla biblioteca "Don Lorenzo Milani" in via Di Vittorio, 8, a Carpineti un percorso definito “Viaggio nell’Appennino virtuoso”, che farà soste tra marzo ed aprile a Casina, Vezzano sul Crostolo, Toano, Felina e Castelnovo ne' Monti. Nelle diverse circostanze il Comitato Piano B proporrà certamente la propria esperienza e le proprie aspettative, ma non meno interessante sarà comporre con i cittadini un diario che raccolga le tante conoscenze condivise, restituendo l’immagine, spesso poco appariscente, di un Appennino virtuoso. Il Comitato Piano B, apartitico e visibilmente ispirato all’opera ed al pensiero di Lester Brown, economista, scrittore ed ambientalista statunitense, avvicinerà i cittadini interessati alle idee a cui il progetto fa riferimento, con l’intento, in occasione degli incontri, di approfondire tematiche di ambito politicosociale ed economico-ambientale, di esporre alcune proposte concrete in merito, nonché di favorire un confronto costruttivo, anche a partire da riflessioni su questioni che i cittadini stessi ritengano sia necessario affrontare.
Il Comitato Piano B vorrebbe condividere la volontà di aprire lo sguardo su ogni elemento di novità che possa sostenere la speranza di qualche cambiamento e miglioramento concreto, rispetto a temi come, ad esempio, la produzione ed il risparmio energetico, le risorse idriche, la gestione dei rifiuti, l’alimentazione. Tutto ciò riservando un'attenzione particolare al tema del rapporto tra economia e politica, alle sue degenerazioni ed alle conseguenti distorsioni prodotte al sistema democratico. Condizioni riscontrabili, a volte, anche a livello locale nella relazione tra i cittadini ed i loro rappresentanti nella pubblica amministrazione e per le quali appare evidente la necessità di rinnovamento.
Nelle diverse serate, a partire da Carpineti, saranno presentate esperienze messe in pratica localmente da cittadini già personalmente e direttamente impegnati nella ricerca di soluzioni concrete, sviluppate nell’ambito domestico, scolastico o pubblico, a dimostrazione che le iniziative virtuose sono spesso una realtà già presente ed attiva e ci offrono l’opportunità di avviare una riflessione ormai non solo necessaria ma anche urgente. In più occasioni, inoltre, i relatori del Comitato Piano B saranno affiancati da ospiti esperti nei vari temi.
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Bella iniziativa
Prima con Ecologicamente poi con questo comitato e queste iniziative la gente sta ricostruendo il tessuto politico-sociale ormai da tempo sfrangiato. I tempi stanno per cambiare. La società si sta pian piano risvegliando da un torpore diffuso. Complimenti per l’iniziativa.
(Commento firmato)
La montagna non è ricca solo di acque, boschi e montagne. La sua gente è la vera risorsa
Con grande piacere si salutano iniziative di questo calibro. Immediatamente tornano alla mente le tante piccole storie di uomini e donne dell’Appennino che hanno voluto e saputo arricchire le proprie comunità di gesti responsabili, magari nel silenzio di un pudore che è proprio di chi nasce fra questi monti. Sono molti questi esempi quasi nascosti, che è importante e giusto far conoscere perchè l’intera comunità dell’Appennino si riconosca in quel vivere virtuoso che ha contrassegnato buona parte della nostra storia e che sopravvive in esperienze che sono riconoscibili, perchè hanno la medesima impronta. Il coinvolgimento della gente d’Appennino rappresenta, credo, la traccia comune delle iniziative che in Appennino hanno un senso. E’ in questo ambito e su questo orizzonte che si muove l’associazione Amanzio Fiorini, nata da poco ma già riconoscibile sui nostri monti.
Un gruppo nato, appunto, per essere fra la gente d’Appennino, per rievocare la sua storia e quanto dell’oggi rappresenta il vivere civile di una comunità.
(Rosi Manari)
Ragazzi, in bocca al lupo per questa serata e per tutte le altre a seguire! Spero che la vostra passione per il cambiamento sappia essere catalizzatore del bisogno di molti cittadini di diventare protagonisti della gestione della nostra polis e che sviluppi un senso di appartenza al territorio maggiore di quanto non sia ora che dia la voglia di mettersi in gioco.
(ClemMonti)