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Minorenne, ma gommista. Artigiano nei guai

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Giornate di intensi controlli sulle principali arterie della montagna reggiana. Le pattuglie della Polstrada castelnovese, nell’ambito del più ampio programma provinciale di prevenzione stradale, ha svolto nei giorni scorsi alcuni posti di controllo lungo la strada statale 63 che collega la città al Valico del Cerreto e lungo la strada provinciale 486 che attraversa il comprensorio ceramico. Diverse le contravvenzioni elevate a carico di conducenti sia di auto che di mezzi pesanti, responsabili di gravi violazioni.

In particolare un 60enne di origine bolognese, è stato sorpreso a circolare con il proprio autocarro nonostante il mezzo fosse già stato sottoposto a fermo amministrativo alcuni giorni fa e risultasse anche non revisionato. Ad aggravare la situazione, anche il fatto che il conducente aveva volontariamente omesso di inserire il foglio di registrazione, contravvenendo agli obblighi legati alle pause ed ai tempi di riposo.

Sempre nella stessa giornata, un 39enne è stato fermato perché l’auto sulla quale viaggiava era priva di assicurazione, non revisionata e persino oggetto di un fermo fiscale emesso da Equitalia. Come noto, in caso di sinistro l’eventuale antagonista si sarebbe trovato nella condizione di doversi ripagare i danni causatigli dall’incauto quanto indisciplinato automobilista. Per entrambi i contravventori è scattato anche il ritiro della patente di guida e la successiva sospensione per almeno un mese.

Una terza patente è stata poi ritirata ad un 28enne di origine sassolese che si trovava in montagna per motivi di lavoro, in quanto scaduta di validità da oltre…un anno!

I controlli della polstrada castelnovese hanno poi riguardato anche alcuni esercenti che svolgono l’attività nel settore automobilistico - in particolare gommisti e carrozzieri - tenuti ad osservare importanti disposizioni legislative di carattere ambientale e di smaltimento dei rifiuti speciali e nocivi. In occasione di questi controlli, il titolare di un esercizio di rivendita gomme, è stato sorpreso a svolgere l’attività abusiva di carrozziere, utilizzando come aiuto quattro persone mai assunte di cui uno minorenne.

Fra le altre cose, il gommista aveva incautamente lasciato alcuni rifiuti nocivi (batterie e liquidi auto) sparsi nell’area antistante l’attività e nei pressi di un torrente, incurante dei danni all’ambiente che poteva provocare. Immediate le segnalazioni rivolte dalla polstrada all’Arpa, all’Asl e all’Ispettorato del lavoro, che ora dovranno accertare eventuali ed ulteriori responsabilità a carico dell’artigiano.